Il futuro del governo? Tra un paio di settimane…

di Redazione Commenta

L’8 settembre riapre il parlamento. Fino ad allora le previsioni e i pronostici estivi rimarranno tali. Chissà quali si avvereranno. Per adesso eccone una carrellata.

DI PIETRO: “Berlusconi come Erode: il bambino va ammazzato nella culla!
BOCCHINO: “Berlusconi ha tradito gli elettori quando Fini è stato cacciato. Il “prendi o lascia” non è politica ma commercio!
GRANATA: “non possiamo accettare il processo breve, distruggerebbe la giustizia italiana.”

L’8 settembre riapre il parlamento. Fino ad allora le previsioni e i pronostici estivi rimarranno tali. Chissà quali si avvereranno. Per adesso eccone alcuni…
Berlusconi parla, dall’inizio dello scontro,



di elezioni anticipate. La sua strategia sarebbe quella di togliere tempo ai “nuovi” fermenti di destra, e “non farsi arrostire a fuoco lento” da loro, diceva Cicchitto. Per questo c’è smania di andare subito alle urne: “… Fini può ricostruire il marchingegno da guerra che era Alleanza Nazionale, sul territorio” -diceva il leader idv, col suo “di pietrese”- “per questo Berlusconi farà come Erode: deve ammazzare il bambino, cioè Fini”. Pdl e Lega si dicono pronti nel caso in cui manchi la fiducia al governo. Ma se Berlusconi perdesse, dovrebbe dire addio al cosiddetto “processo breve” e impunità.

Fiducia che verrà a mancare se i finiani non cederanno allo strumento di pressione dell’esecutivo, che sarebbe usato dal premier per disgregare definitivamente il vecchio pdl, e non per “omologare” il parlamento. E così il presidente del consiglio, non trattando su quel “cinque per cento” di cui parlava Bocchino provocherà la crisi di governo. Il rude Bossi è chiaro: “bisogna andare comunque alle elezioni”, anche se c’è la fiducia sul tema più problematico per entrambi: la giustizia. Ieri c’è stato anche il secondo vertice in due giorni del Pdl: “organizzazione di circoli e club per radicarsi sul territorio” era il tema discusso con Dell’Utri, Bonaiuti, Verdini, Alemanno, Brambilla, Gasparri e Cicchitto.

GOVERNO TECNICO, PROVVISORIO, DI LARGHE INTESE E DI TRANSIZIONE
Con diverse formule ed espressioni, aderenti o non alla giurisprudenza, è stata fatta un’altra grande ipotesi: un governo “temporaneo” che porti il paese a nuove elezioni. Ovviamente l’intento è quello di riforme “condivise” e soprattutto quella elettorale! Questa l’ipotesi che sembrerebbe quotata da Udc e Pd. L’inusuale assemblaggio di partiti all’opposizione potrebbe recuperare terreno. Infatti l’attuale legge Calderoli (definita dall’autore “legge porcata”) potrebbe aprire la strada a un “Berlusconi V”. Questo perché sfavorisce le formazioni politiche meno grandi. Bersani, salvo pronta smentita successiva, pensava addirittura che era meglio un governo transitorio guidato da Tremonti, pur di avere una riforma sulle elezioni. Questi ultimi si incontreranno al prossimo evento del Pd a Torino, insieme a Schifani.

Napolitano, l’unico ad avere la competenza di sciogliere le camere, rifugge dal posizionarsi nel conflitto “Berlusconi-Fini”, ma ribadisce a chi ipotizza date per le elezioni che “chi parla di novembre e dicembre per le elezioni, farebbe meglio ad astenersi perché non è di sua competenza”. Bossi e Cicchitto fanno riferimento a “manifestazioni di piazza destabilizzanti” contro i governi “di garanzia, di responsabilità o istituzionale, o come li si voglia nominare”.

PALAZZO MADAMA: OBBIETTIVO PISANU
“Non c’è trippa per gatti” diceva Rutelli mentre Casini si accodava a inizio agosto. Ieri Berlusconi avrebbe detto “Casini deve tornare con noi”: ancora non arrivano smentite. E sempre il leader Udc era in prima fila a denunciare “le compravendite”. I problemi numerici maggiori per Fli sono al senato. I pronostici individuano in Beppe Pisanu l’uomo della svolta per i finiani, presidente della commissione antimafia. Insieme ai suoi tre senatori, i partiti di opposizione porterebbero sconfiggere numericamente la maggioranza per un paio di voti (Pdl e Lega sono in 160 circa, senza i finiani). Parlando di numeri così risicati sembra sempre meno probabile la continuazione dell’attuale governo. Da ricordare che il 5 settembre Pisanu sarà ad un incontro della fondazione Fare Futuro a Mirabello.

CASE E SCANDALI PER FLI
I problemi con la legge di Fini e compagna non sono paragonabili a quelli del premier. Tuttavia, per chi si definisce di destra alla “Merkel”, non è una macchia facile da lavare la questione della casa di Montecarlo: un’immobile che passando in scatole cinesi societarie, arriva dal partito al parente con un maxisconto. Le case e gli immobili fanno infuriare D’alema quando Sallusti ne parla. Scajola ha difficoltà a ricordare chi le pagava. E anche un altro ex-An e neo Fli, il vice-ministro allo Sviluppo Economico Alfonso D’urso, sarebbe nel mirino degli inquirenti per immobili romani controllati dalla “Urso Real Estate” (la fonte è dagospia, ma la procura romana avrebbe smentito).

ASPETTANDO SETTEMBRE
Sembra proprio che “quella che i giornalisti hanno chiamato seconda repubblica sta morendo della stessa malattia di cui è morta la prima: corruzione; illegalità diffusa; basta leggere i giornali che non manca nulla. Bisogna vedere quanto tempo ci vuole però, perché il becchino non sembra arrivare…” commentava in questa turbolenta estate di indiscrezioni Travaglio, il vicedirettore del “Fatto”. Non resta che aspettare poco meno di venti giorni oppure affidarsi a sibilline profezie, come quelle sulle alleanze e gli imprevedibili voltafaccia. La situazione è confusa anche senza aver nemmeno nominato nuovi soggetti politici che si affacciano come Montezemolo e Vendola.