Slitta la sospensione dell’Imu per le imprese. Al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo si sospenderà l’Imu solo sulla prima casa. Queste sono le notizie non ufficiali che filtrano dalle consuete e affidabili voci di corridoio e che quindi, in maniera indiretta, testimoniano una volta di più che è proprio la questione sull’abolizione, o meglio sulla sospensione e sulla modifica di tutto quanto riguarda il pagamento dell’Imu, a tenere in ambasce il governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta. Il terreno dell’Imu diventa il secondo motivo di attrito tra gli esponenti del Popolo della Libertà e del Partito Democratico all’interno del governo in pochi giorni seguendo a ruota la questione della legge contro le intercettazioni.

I contrasti PD – Pdl nel governo Letta

Nella giornata di ieri c’è stata la proposta in Commissione Giustizia di ripresentare la legge contro le intercettazioni, vale a dire l’ormai famosa legge Alfano (leggi: Il Pdl ripropone la legge anti-intercettazioni), con un tempismo singolare che ha fatto gridare al colpo di mano da parte degli esponenti del Partito Democratico (in dieci giorni Berlusconi ha incassato una doppia condanna sia al processo Mediaset che al processo Ruby). Ma la questione più spinosa rimane al momento il nodo dell’Imu. La notizia consiste nell’annuncio della frenata del governo di Letta in materia di Imu: venerdì si parlerà di sospensione della rata di giugno dell’Imu sulla prima casa, ma non dell’Imu che interessa alle imprese vale adire quella che non si paga sulla prima casa ma sui capannoni industriali (leggi: Pil Italia in calo da sette trimestri).

L’Imu per le imprese

Ovviamente si tratta di una frenata che proprio non va giù al Popolo della Libertà che da sempre ha fatto dell’abolizione dell’Imu, ovviamente quando si parla di abolizione si fa riferimento a tutte le forme di Imu e non solo a quella da pagare sulla prima casa, una bandiera della propria campagna elettorale prima e una condizione necessaria al proprio sostegno al governo di ampia colazione di Enrico Letta poi. Anche se le dichiarazioni ufficiali degli esponenti del Pdl intercettati dai cronisti non appaiono bellicose, si capisce che la tensione è già molto alta e che il Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo è già un primo banco di prova molto impegnativo per il nuovo governo.