Silvio Berlusconi ai servizi sociali

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Entri il 15 ottobre, l’oramai ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dovrà depositare l’istanza di affidamento in prova ai servizi sociali; questo il termine ultimo, altrimenti automaticamente l’ex premier dovrà scontare gli arresti domiciliari. Si occuperà di ciò uno dei suoi tanti avvocati, Franco Coppi.

La sentenza definitiva dopo La condanna di Berlusconi vede Berlusconi colpevole di frode fiscale per il caso Mediaset, e condannato dalla Cassazione a 4 anni, dei quali ne sconterà solo uno, avendo potuto usufruire dell’indulto; in sostanza avrebbe gonfiato i conti Mediaset, fingendo di aver pagato “1000” mentre in realtà pagava “300”, ciò al fine di pagare meno tasse. L’avvocato Coppi parla di una sentenza ingiusta, mentre i giudici del processo hanno dichiarato che appare inequivocabile che il beneficiario e l’ideatore della frode fiscale aveva come unico fine quello di arricchire le proprie tasche.

Berlusconi, per evitare gli arresti domiciliari, potrà usufruire di una legge votata anche dal suo governo pochi anni fa; questa consente alle persone ultrasettantenni che abbiano una condanna inferiore ai 3 anni (quella pendente su Berlusconi, al netto risulta essere solo di un anno, grazie all’indulto), di evitare il carcere, ad eccezione di reati particolarmente gravi (come l’omicidio, associazione mafiosa ecc..) ed egli punta ai servizi sociali.

Dunque già nei primi giorni di questa settimana lo storico avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, si occuperà di stilare un documento per fare tale richiesta, la domiciliazione pare sarà essere quella di Roma e non quella di Arcore, dato che poco tempo fa il leader di Forza Italia ha spostato la sua residenza a Palazzo Grazioli.

Per il momento, comunque, dopo che c’è stata la fiducia al governo delle larghe intese sembrano essere finiti i conflitti come Iva lo scontro nel Governo Letta tra Pd e Pdl