Santanchè vicepresidente della Camera: slitta il voto.

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La riunione dei capigruppo non ha trovato l'accordo sulla proposta del PDL nell'invitare a votare compatti Daniela Santanchè vicepresidente della Camera.

 Quest’oggi la Camera ha approvato la decisione di rinviare il voto sulla scelta del nuovo vicepresidente della camera. La riunione dei capigruppo non ha trovato l’accordo sulla proposta del PDL nell’invitare a votare compatti Daniela Santanchè vicepresidente della Camera. La Santanchè dovrebbe sostituire Maurizio Lupi che attualmente copre l’incarico di ministro delle Infrastrutture.

Così ancora una volta la maggioranza non trova l’accordo anzi mostro sempre più sensibili fratture nel suo interno. Questa sensazione di stallo intanto è stata denunciata anche dal movimento cinque stelle, attraverso le parole di Riccardo Nuti, che in maniera dura accusa la maggioranza di aver fondato “la Repubblica del rinvio”. La maggioranza ha risposto alle accuse attraverso l’intervento di Dellai che ha chiesto tempo per permettere a tutti di ritrovare quel clima di collaborazione che ha sostenuro la nascita di questo governo, in gioco c’è il rischio di subire una reazione negativa dell’opinione pubblica.

> CHI E’ DANIELA SANTANCHE’

Quindi non si prevede una soluzione a breve nonostante sarebbe opportuna sopratutto per evitare ennesimi polemiche e discussioni che di sicuro non fanno bene all’attuale esecutivo. Intanto qualcosa sembra muoversi  nel PD dove molti esponenti come  ad esempio Pippo Civati si sono opposti alla candidatura della Santanchè e sembrano convergere sulle posizioni del M5S che d’altro canto cerca di compattare il fronte anti-Santanchè che sembra trovare sostenitori anche nella Lega Nord.

A questo punto i giochi sono aperti, il PDL sembra voler continuare a sostenere la sua candidata, questo potrebbe realmente mettere in discussione l’intero esecutivo e la sua stessa credibilità. L’incapacità di eleggere un vicepresidente della Camera non è certo un punto a favore, anzi mostra in maniera evidente tutte le contraddizioni del “governissimo”.