Programma elettorale Bersani PD

di Redazione Commenta

Bersani, sempre a riguardo dei giovani, punta ad investire su innovazione, ricerca e sviluppo. Tramite questi fattori è possibile combattere..

E’ tempo di primarie in casa centrosinistra. Ecco il programma presentato da Pierluigi Bersani, segretario del Pd e accreditato come uno dei maggiori favoriti alla vittoria finale, che si articola in quelle che lui stesso ha definito dieci idee: visione, democrazia, Europa, lavoro, uguaglianza, sapere, sviluppo, beni comuni, diritti e responsabilità.
Alla base del programma c’è grande fiducia negli italiani, soprattutto i giovani, che rappresentano il presente e il futuro del paese. All’ottimismo, però, bisogna unire una visione realistica della realtà.

I problemi ci sono, e nemmeno pochi, ma tutti insieme, uniti, si possono superare. Sono molte le sfide che attendono l’Italia nell’immediato futuro, ma il paese ha le risorse per superare il difficile momento di crisi economica. Per far questo, l’Italia di Bersani si dovrà fondare su lavoro, fiducia reciproca e cooperazione.


In questo senso è ancora più importante la democrazia: non una persona sola al comando che decide, ma partecipazione collettiva. Il capisaldo deve essere il rispetto per la Costituzione, perseguendo chi agisce in modo disonesto, come gli evasori fiscali. Ma non solo: per Bersani bisogna rinnovare anche le leggi, tra le altre cose, in materia di falso in bilancio, corruzione, conflitto d’interessi, antitrust e libertà d’espressione. Inoltre, maggiore controllo delle spese in politica e più spazio per le donne.

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Sul fronte finanziario, il risanamento dei conti pubblici deve essere effettuato anche in una prospettiva Europea. La collaborazione tra forze democratiche è infatti uno strumento imprescindibile per garantire i diritti dei cittadini su tutto il territorio dell’Unione, oltre ad essere la base su cui costruire l’opposizione ad ideologie populiste e nazionaliste.
La democrazia dovrà essere fondata più che mai sul lavoro. L’obiettivo di Bersani è quello di aumentare la tassazione sui grandi patrimoni finanziari e immobiliari, alleggerendo gli oneri su impresa e lavoratori, vero motore dell’economia. Il concetto di base è che deve pagare più tasse chi ha di più. Questa è la prima condizione necessaria per far rinvigorire il welfare, oltre che prevenire il precariato e migliorare le condizioni contrattuali dei dipendenti, con un occhio particolare a far crescere il tasso di occupazione giovanile e femminile.

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Bersani, sempre a riguardo dei giovani, punta ad investire su innovazione, ricerca e sviluppo. Tramite questi fattori è possibile combattere il forte calo di domanda d’istruzione, oltre che garantire il futuro ai ricercatori, molti dei quali negli ultimi anni hanno lasciato l’Italia.

Sul fronte dell’industria, è necessario il ritorno in auge del Made in Italy. Bersani vede nelle eccellenze dei prodotti e della manodopera del nostro territorio la migliore risposta alla sfida della globalizzazione. Obiettivo importante è anche quello dell’armonizzazione tra industrie e rispetto per l’ambiente. Ambiente che deve essere tutelato anche come bene comune di tutti gli italiani, dal momento che rappresenta un patrimonio da lasciare in eredità anche alle successive generazioni. Nell’ottica di welfare state, oltretutto, l’ambiente si unisce a risorse come l’acqua e l’energia, che devono essere salvaguardati come diritti fondamentali della popolazione. A livello di preservazione e organizzazione del territorio, gli Enti Locali devono essere visti come un grosso aiuto, e non come una piaga da debellare.

Bersani propone novità anche sul fronte dei diritti: deve esserne assicurata la laicità e verranno redatte nuove leggi contro la violenza sulle donne e contro l’omofobia. Riconoscimento giuridico per le coppie omosessuali e, sul fronte della cittadinanza, tutti i bambini di origine straniera nati e cresciuti in Italia saranno italiani.
Il segretario del Pd, a chiusura del programma, fa a tutti gli elettori una sorta di promessa: il Governo eletto non mancherà ai patti internazionali assunti dall’Italia durante questi anni e darà il pieno sostegno ad ogni iniziativa utile a tutelare la moneta unica dell’Euro.