Legge Bersani

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Legge 248 del 4 agosto 2006.

La Legge Bersani, come comunemente conosciuta, in realtà è un Decreto legge del 2006 (numero 223), convertito poi in Legge 248 nel 4 agosto 2006, ma che ha subito anche l’aggiunta di altre leggi negli anni a venire, per migliorarne la totalità delle norme.

Questo Decreto fu proposto dal Ministro dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani, al fine di migliorare il mercato italiano, provvedendo anche a tutelare i consumatori, cercando anche di sconfiggere l’evasione fiscale.

Le maggiori innovazioni riguardano la vendita di farmaci da banco anche in luoghi come i supermercati, purché chi venda tali farmaci sia comunque in possesso di una laurea in farmacia, e venga assunto come dipendente dal supermercato stesso.

Viene introdotto la regola dell’abolizione delle tabelle che indicavano le parcelle minime per avvocati e architetti o ingegneri. E’ stata annullata la norma che impediva ad un tassista di possedere più licenze e auto, allo scopo di garantire un maggior numero di taxi nelle città italiane.

Nella Legge Bersani viene abolito anche il pagamento di un’iscrizione per entrare a far parte di una lista di fornitori di un certo produttore, ma la modifica maggiore riguarda i pagamenti non in contanti: dall’entrata in vigore della Legge tutti i professionisti sono tenuti a farsi pagare importi maggiori di 100 euro in un modo rintracciabile, vale a dire con carta di credito, assegno, o bonifico bancario, in modo da evitare pagamenti “in nero”.

Anche per i pagamenti quali trasferimenti di proprietà, maggiori a 100€, è obbligatorio effettuare un pagamento rintracciabile.

E’ stata anche modificata la legge sui contratti con gli operatori telefonici, infatti è ora possibile abbandonare una certa compagnia in qualsiasi momento, e le compagnie possono pretendere un preavviso di massimo 30 giorni.