Reato omicidio stradale al vaglio del governo

di Gianni Puglisi Commenta

L'ipotesi più probabile sarebbe quella di inserire nell'ordinamento italiano una norma relativa all'omicidio stradale solamente in seguito alla conclusione dei lavori di riscrittura, completa e definitiva, del Codice Stradale

Quello che è certo è che la sostanziale impunità di chi uccide sotto l’effetto dell’alcol o droghe non può essere tollerata. È inaccettabile socialmente che chi uccide poi ritorni a casa

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Con queste parole, di durissima condanna, il ministro dello Sviluppo Economico, dei Trasporti e delle Infrastrutture Corrado Passera avrebbe risposto a quanti stamane, in commissione Trasporti alla Camera dei Deputati, gli avrebbero chiesto precisazioni circa la possibilità che il Governo Monti, nel caso in cui in estate ottenga le delega dal Parlamento per la fondamentale riforma del Codice Stradale, introduca il reato di omicidio stradale nei confronti di quanti causino un incidente mortale mentre alla guida, ubriachi o drogati, di un qualsiasi veicolo.

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L’ipotesi più probabile, stando alle dichiarazioni del ministro Passera, sarebbe quella di inserire nell’ordinamento italiano una norma relativa all’omicidio stradale, le cui peculiari caratteristiche dovrebbero ancora venir chiaramente definite dagli addetti ai lavori, solamente in seguito alla conclusione dei lavori di riscrittura, completa e definitiva, del Codice Stradale che, se da un parte diventerà più duro ed armonioso, con l’evidente scopo di stabilire più adeguate, eque e perentorie sanzioni nei confronti di reati meglio definiti, diventerà più snello per adeguarsi alle possibili direttive europee riguardanti le possibili innovazioni tecnologiche.