La crisi ha ridotto le buste paga di oltre 2.500 euro

di Gianni Puglisi Commenta

A preoccupare più di ogni altra cosa sarebbe l'aumento della cassa integrazione ordinaria che avrebbe nei primi quattro mesi dell'anno subito un'aumento tendenziale pari, addirittura, al 26,54% ed in aumento di quasi 30 milioni di ore rispetto al medesimo periodo del 2011.

Anche il quarto consecutivo anno dell’attuale crisi economica e finanziaria, come avrebbe recentemente avuto modo di affermare il leader della Confederazione Generale Italiana del Lavoro Susanna Camusso, promette sin da ora di essere, nonostante alla fine dell’anno in corso manchino, in realtà, ancora parecchi mesi, terribilmente debilitante sia per lo stato di salute delle finanze pubbliche che, soprattutto, per quello delle finanze private.

I SUICIDI DELLA CRISI ECONOMICA

A preoccupare più di ogni altra cosa, in particolare, sarebbe l’aumento della cassa integrazione ordinaria che, secondo la CGIL (la quale si sarebbe basata, per le proprie elaborazioni, sul rapporto che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale avrebbe negli scorsi giorni rilasciato in merito al mese di aprile 2012), avrebbe nei primi quattro mesi dell’anno subito un’aumento tendenziale pari, addirittura, al 26,54% ed in aumento di quasi 30 milioni di ore rispetto al medesimo periodo del 2011.

RECORD FALLIMENTI PMI NEL 2011

Inoltre, sempre stando a quanto avrebbe potuto appurare il sindacato guidato da Susanna Camusso, che in queste ore si troverebbe a Roma, insieme alle più differenti forze della sinistra italiana, per protestare pacificamente contro il Governo Monti, i lavoratori coinvolti sia nella cassa integrazione ordinaria che nella cassa integrazione straordinaria avrebbero da inizio anno perso oltre 2.500 per un totale pari a 1,4 miliardi di retribuzioni non godute.

POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI DELLA CRISI ECONOMICA