Agenzie di rating in conflitto d’interessi

di Redazione Commenta

ci sono in corso una serie di battaglie legali per fare in modo che i consumatori e i piccoli risparmiatori ricevano un rimborso per gli investimenti..

I nostri cugini di PiazzAffari avevano già parlato della truffa sui titoli di Lehman Brothers e, riprendendo quella notizia, vogliamo capire in che direzione stanno andando i vari governi mondiali compreso il governo italiano.

Come molti sanno ci sono in corso una serie di battaglie legali per fare in modo che i consumatori e i piccoli risparmiatori ricevano un rimborso per gli investimenti effettuati.


Le banche italiane potrebbero anche non essere coinvolte nei risarcimenti, perchè, pur sapendo della situazione mondiale e dei titoli finanziari, hanno l’alibi di aver consigliato ai propri clienti di investire in Lehman Brothers solamente dopo aver controllato il giudizio delle agenzie di rating che davano i titoli Lehman sicuri fino al giorno stesso del fallimento della banca d’affari americana.


Il fallimento di Lehman Brothers è avvenuto il 15 settembre 2008 dopo un’agonia durata circa un’anno dallo scoppio della crisi, o meglio, dello scandalo finanziario del 2007 di proporzioni 12 volte superiore al PIL mondiale. Fino al 14 settembre 2008 COMPRESO le tre agenzie di rating più importanti al mondo Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch identificavano il titolo Lehman con il massimo del punteggio e quindi considerato sicuro. Strano, possibile che le tre agenzie di rating non erano a conoscenza di quello che stava avvenendo?

E’ chiaro che questo non è possibile, ma una cosa ci fa capire che un po’ di marcio c’è. Le tre agenzie di rating avevano e hanno tutt’ora grossissime partecipazioni in banche e società finanziarie compresa Lehman Brothers pertanto avevano tutto l’interesse di promuovere titoli per i quali percepivano un profitto.

Ma allora è corretto che un’agenzia di rating investa il proprio denaro in società che poi deve giudicare? Il conflitto d’interessi è elevato e non è un caso che i risparmiatori sono oggi sul piede di guerra.

I governi che avevano tanto annunciato di riformare l’intero sistema finanziario al fine di renderlo il più trasparente possibile, non hanno fatto nulla. I risparmiatori devono quindi meditare bene prima di giocare con alcuni prodotti finanziari di dubbia provenienza.