Bonus per le famiglie

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È però necessario aver fruito di redditi di determinate categorie nel 2008 (per esempio, di lavoro dipendente..

Per rilanciare i consumi, il decreto anti-crisi ha previsto un aiuto significativo per le famiglie in condizioni disagiate. In pratica, saranno erogati prevalentemente fra gennaio e febbraio alcuni fondi, totalmente a carico del bilancio dello Stato, di ammontare differenziato a seconda del beneficiario: si va dai 200 euro previsti per il pensionato ultrasessantacinquenne che vive da solo con un reddito annuo inferiore a 15.000 euro, ai 1.000 euro di bonus per la famiglia con reddito annuo inferiore a 35.000 euro e con un componente disabile.

È però necessario aver fruito di redditi di determinate categorie nel 2008 (per esempio, di lavoro dipendente) e non incorrere, allo stesso tempo, in nessuna delle cause di esclusione previste (i titolari di partita IVA, ad esempio, sono esclusi).


Chi ritiene di possedere i requisiti deve presentare apposito modello di richiesta al proprio sostituto d’imposta (il datore di lavoro o l’INPS, a seconda dei casi), che erogherà la somma nella busta-paga o nella pensione di gennaio o febbraio. Il modello per la richiesta dovrebbe essere diffuso nei prossimi giorni dall’Agenzia delle Entrate.

Chi non avesse un sostituto d’imposta di riferimento, o semplicemente dimentica di presentare per tempo la richiesta, potrà inviare il modello all’Agenzia delle Entrate autonomamente in via telematica entro il 30 giugno 2009 oppure all’interno della prossima dichiarazione dei redditi, e fruire del bonus a titolo di credito d’imposta.


La manovra, che comprende anche il bonus elettricità, pur non scontentando tutti, ha comunque complessivamente lasciato freddi i membri dell’opposizione: si contesta la misura una tantum, che non consentirà di risolvere grandi problemi, e più in generale l’intero decreto anti-crisi si baserebbe su troppe scelte eccezionali, senza arrecare alcuna soluzione di tipo strutturale.

“La montagna ha partorito il topolino”, commenta Antonio Di Pietro.