Berlusconi contro la pressione fiscale

di Redazione Commenta

Ma, a sorpresa, Berlusconi ha voluto tornare ugualmente sull’argomento in una conferenza-stampa a Palazzo Chigi..

È sempre stato un cavallo di battaglia del leader del centrodestra, probabilmente quello più micidiale per i suoi avversari.

Non è di oggi la notizia che il Cavaliere punti l’indice contro l’elevata pressione fiscale nel nostro paese: un concentrato di imposte dirette e indirette e di tributi vari che incidono per circa il 43% sulla ricchezza prodotta, una percentuale ben più elevata della media comunitaria, seppure vi siano altre nazioni europee altrettanto tartassate, come Belgio e Olanda.


Ed è da almeno quindici anni che Silvio Berlusconi imputa alla tassazione un freno per lo sviluppo economico, riducendo le risorse che le imprese dovrebbero destinare agli investimenti e le famiglie ai consumi.

Ma poiché questo tema resta sempre molto attuale e molto sentito dalla popolazione, il premier è tonato recentemente sulla questione, dopo che per qualche tempo sembrava essere stata accantonata. In giugno il ministro Tremonti spiegò a chiare lettere che per qualche anno la pressione fiscale non potrà scendere, a causa del perdurante dissesto nelle finanze pubbliche e del rispetto di stringenti vincoli comunitari, fra cui il pareggio di bilancio entro il 2011.

Ma, a sorpresa, Berlusconi ha voluto tornare ugualmente sull’argomento in una conferenza-stampa a Palazzo Chigi. La convinzione del premier è che la drastica riduzione delle imposte spingerebbe molte imprese ad uscire dal “nero”, e per di più favorirebbe un nuovo slancio dell’economia, con effetti positivi sul PIL e, in ultima analisi, sullo stesso gettito fiscale complessivo, che non diminuirebbe. A sostegno della sua teoria, Berlusconi cita l’esperienza positiva dell’America di Reagan, in cui fu seguita questa strada.


Non sono mancate le critiche dell’opposizione: diversi esponenti dal centrosinistra hanno fatto notare che in tanti anni Berlusconi non avrebbe mai fatto seguire alle sue parole un taglio effettivo delle tasse.