Il possibile fallimento della Costa Crociere

di Gianni Puglisi Commenta

La Costa Crociere potrebbe fallire causando un grave crisi economica che coinvolgerebbe l'intera Liguria.

Esiste, tra la Costa Crociere e la Città di Genova, una simbiosi così radicata che la sua interruzione, determinata dalla possibile, forzata, separazione dei due organismi, potrebbe causare la morte di entrambi.

SCHETTINO AVREBBE POTUTO SALVARE LA COSTA CONCORDIA

A Genova, per chi non lo sapesse, Costa Concordia recluta la maggior parte della propria forza lavoro che, tra personale di terra impiegato negli uffici dirigenziali di Genova e personale di mare impiegato sulle imbarcazioni, ammonterebbe a poco meno di 20.000 effettivi.

Considerando, poi, l’indotto che la compagnia navale sarebbe capace di movimentare, quotidianamente, in tutto l’hinterland genovese (non ci si dimentichi, infatti, che le navi dell’armatore italiano sarebbero tutte state prodotte presso i cantieri navali che la Fincantieri possiederebbe a Sestri Levante), si potrebbe ben intuire quale tragedia potrebbe rappresentare il fallimento della Costa Crociere per tutta la comunità ligure.

Fallimento che, purtroppo, sarebbe di ora in ora più vicino, concreto e reale.

Se, infatti, solamente qualche settimana fa il presidente della Costa Crociere avrebbe affermato, senza tema di smentita, come ad essere a rischio fosse solamente il marchio (tra l’altro di proprietà di una multinazionale statunitense), le mutate condizioni legali dell’armatore potrebbero causare un default dell’intera compagnia.

RISARCIMENTO DANNI NAUFRAGIO COSTA CONCORDIA

Sarebbe di oggi, infatti, la notizia che gli avvocati italiani Pietro Ilardi e Francesco Compagna, con la collaborazione dello studio legale Clifford di Chicago, avrebbero consegnato ai magistrati di Grosseto, titolari dell’inchiesta, una perizia tecnica che renderebbe pressoché inevitabile l’inserimento dei vertici della Costa Crociere nel registro degli indagati.

Stando al team di avvocati internazionali che, nonostante la richiesta di venire a più miti consigli avanzata sia dall’armatore che dalle associazioni del CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti), avrebbero comunque avviato un’azione legale contro la Costa Crociere, l’inchino all’Isola del Giglio (consistente in un passaggio estremamente ravvicinato alle coste dell’isola) che avrebbe causato l’affondamento della Costa Concordia sarebbe stato solamente l’ultimo di una lunga serie di inchini che avrebbero coinvolto l’intera flotta della Costa Concordia in varie località del Mediterraneo.