Leggi del poker online in Italia

di Redazione Commenta

Infatti fino a quella data chi voleva giocare a poker online lo doveva fare rivolgendosi a siti stranieri, che in un certo periodo di tempo..

Con il Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 17 settembre 2007 l’Italia fece un grosso passo in avanti per quel che riguarda la regolamentazione del gioco del poker online, ritenuto a tutti gli effetti gioco di abilità.

Infatti fino a quella data chi voleva giocare a poker online lo doveva fare rivolgendosi a siti stranieri, che in un certo periodo di tempo del 2008 sono anche stati ritenuti illegali, con qualcuno che addirittura proponeva il carcere per chi ci giocava.


Assicuriamo innanzitutto che giocare sui cosiddetti siti .com non rappresenta un reato, però via via si stanno sempre riducendo le possibilità per noi italiani di andare a giocare con altre persone da tutto il mondo, infatti in seguito a questo decreto hanno iniziato a nascere come funghi le poker room (sale da gioco online) con domini .it, riservate esclusivamente ad italiani.


L’AAMS (Amministrazione dei Monopoli di Stato) è l’organo che stabilisce e controlla tutto quello che è il mondo del poker online in Italia, e che assicura il regolare svolgimento del gioco.

In Italia attualmente è concesso solamente il gioco sotto forma di torneo o sit & go, che significa pagare la propria iscrizione ad un torneo sapendo di poter perdere solamente quell’importo, ma a breve dovrebbe passare anche la legge che prevede l’inserimento del gioco cash.

Il cash viene inteso come gioco più d’azzardo rispetto al torneo, ma in effetti è il perfetto contrario, chi eccelle a questo gioco sa che è nel cash che entrano in campo le maggiori abilità del giocatore.
Ad ora la posta massima giocabile è pari a 100€ (partendo da tornei anche da 0,50€) ma insieme all’introduzione del cash nei prossimi mesi (si parla di fine 2009-inizio 2010) dovrebbe essere alzata anche la posta massima nei tornei a 250€.