Caso Ruby: atti rinviati ai pm

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La Camera ha votato a favore della restituzione degli atti del caso Ruby...

La Camera ha votato a favore della restituzione degli atti del caso Ruby, con i quali la procura di Milano ha chiesto di poter perquisire l’ufficio di Giuseppe Spinelli, amministratore privato di Silvio Berlusconi.

Il parere della giunta per le autorizzazioni di Montecitorio è stato così approvato dalla Camera, con 315 voti a favore (senza quello di Berlusconi, assente) e 298 voti contrari. C’è stato un solo astenuto, Luca Barbareschi di Fli, che però ha poi dichiarato di aver commesso un errore.

Ai 314 voti della maggioranza previsti si è aggiunto anche quello di Silvano Moffa che al voto di fiducia di dicembre non partecipò.

Il commento sulla questione è arrivato a caldo da Umberto Bossi, il quale ha detto che per ora si va avanti con i numeri attuali che sono buoni. Ignazio La Russa ha affermato che ogni volta che provano a dare una spallata sbattono al muro e si fanno pure male.

La tesi difensiva di Berlusconi sostiene che lui chiamò la questura di Milano per motivi istituzionali credendo che Ruby fosse davvero la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak.

Secondo il relatore di maggioranza Leone, la concussione è un reato funzionale dunque non può essere un tribunale ordinario a giudicare. Tra l’altro continua a sostenere anche che il tribunale di Milano non è competente per territorialità.