Processo breve, esame rinviato

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L'esame sul processo breve è stato rinviato a martedì.

Anche ieri c’è stata bagarre in aula, dove riprendeva l’esame del provvedimento sul processo breve, dopo che già nella giornata precedente c’erano stati disordini.

Anche ieri ci sono stati scontri ed insulti, con il presidente della Camera Gianfranco Fini colpito in testa da un giornale lanciato da un deputato del Pdl e Alfano che ha lanciato la tessera per il voto verso l’opposizione, oltre alle offese arrivate alla deputata del Pd Ileana Argentin, disabile.

Al termine di quest’altra giornata convulsa, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha convocato al Quirinale tutti i capigruppo. Sono saliti al Colle Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro.

Napolitano ha richiamato tutti al rispetto delle regole, dicendo che in questo modo non si può andare avanti.

L’esame del testo sul processo breve alla fine è stato rinviato a martedì, addirittura c’è stato il rischio che il provvedimento fosse fatto tornare in commissione. La richiesta del Pd non è stata accolta per due voti.

Il Pdl si troverà invece l’esame all’ultimo punto dell’ordine del giorno. Questi scontri erano iniziati proprio perchè la maggioranza aveva voluto stravolgere l’ordine del giorno dei lavori e mettere in testa la discussione sulla legge che interessa tanto a Berlusconi.

Il rinvio è stato votato quasi all’unanimità.