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L'eliminazione della componente retroattiva dal Decreto Legge Incentivi sui Giochi, rischia di creare gravi problemi al settore.

Secondo Stefano Pileri, Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, l’eliminazione della componente retroattiva dal Decreto Legge Incentivi sui Giochi, rischia di creare gravi problemi al settore.

Può inoltre essere facilitata la partecipazione di Confindustria Servizi Innovativi al Tavolo della redditività, riducendo i condizionamenti che gli effetti della norma potrebbero produrre sui soggetti interessati.

Pileri in una lettera indirizzata al sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, Alberto Giorgetti, ha affrontato il tema dello stop ai canoni di concessione, che sono di circa 200 milioni di euro all’anno, che gli operatori di gioco richiedono ai punti vendita e che il decreto incentivi ha invece messo al bando.

Il sottosegretario Giorgetti, con l’obiettivo di individuare soluzioni alla crisi di ricavi che affligge la filiera dei giochi, sta pensando proprio ad un Tavolo della redditività permanente, al quale parteciperebbero concessionari e rappresentanti delle associazioni che tutelano gli interessi dei punti vendita, oltre chiaramente al ministero dell’Economia attraverso Aams.

I Monopoli di Stato hanno avviato un’operazione di ricognizione presso tutti i concessionari di gioco pubblici, e secondo quanto riferito da Agipronews, sarebbe partita una letta dai Monopoli per verificare la possibile imposizione ai punti vendita di canoni di concessione, il cui utilizzo è stato proibito dal decreto incentivi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio.