Aumento prezzi equo compenso

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Una persona che scarica legalmente un brano da iTunes, deve pagare la tassa sulle copie private, la tassa sul computer e quella sull'iPod.

Ieri vi abbiamo parlato del decreto dell’equo compenso e le reazioni delle associazioni dei consumatori, giustamente, non hanno tardato ad arrivare.

Il decreto firmato dal Ministro per i beni e le attività culturali Sandro Bondi, arreca un grave danno a tutta l’industria dell’informatica e non solo, ma anche al sistema imprenditoriale nella sua totalità.

Assinform ha commentato in questo modo la decisione di firmare il decreto.

Secondo Altroconsumo invece, l’introduzione di questa tassa extra costerà circa 100 euro in più a famiglia all’anno, ed infatti questo decreto viene definito come un’aberrazione, in quanto l’utente finale paga fino a tre volte la stessa tassa per usufruire di un contenuto scaricato legalmente.

E’ chiaro l’esempio portato dall’associazione: una persona che scarica legalmente un brano da iTunes, deve pagare la tassa sulle copie private, la tassa sul computer e quella sull’iPod.

Altronconsumo ha portato molti altri esempi: 5,87 euro per una confezione di 20 CD; 8,20 euro per una confezione di 20 DVD; 10 centesimi per una memory card da 2 GB; 24 centesimi per una memory card da 8 GB; 72 centesimi per una chiavetta USB da 8 GB, 10 euro per un hard disk da 1 TB; 16,10 euro per un iPod Classic; 9,66 euro per un lettore MP3 da 16 MB; 22,54 euro per un videoregistratore con hard disk integrato da 250 GB; 90 centesimi per un telefonino multimediale; 6,44 euro per una console con memoria da 120 GB; 16,10 euro per un decoder con hard disk integrato da 160 GB e 12,88 euro per un hard disk esterno multimediale da 640 GB.