Multe dell’antitrust poco severe

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Il problema è però alla radice poichè l'Antitrust può infliggere per ogni provvedimento una multa massima di 500 mila euro..

Continua la battaglia da parte delle varie associazioni dei consumatori per la tutela della legalità nei rapporti tra cliente e azienda. Proprio ieri è arrivata la notizia di una nuova multa inflitta dall’antitrust nei confronti della banca BNL per pratiche scorrette per l’eliminazione delle ipoteche sugli immobili.

La multa inflitta a BNL è di 180 mila euro, importo che fa decisamente sorridere chiunque capisca quanto un istituto di credito può guadagnare attivando pratiche scorrette, illegali e ingannevoli.


Il problema è però alla radice poichè l’Antitrust può infliggere per ogni provvedimento una multa massima di 500 mila euro che spesso risulta essere un decimo di quello che viene incassato attivando pratiche scorrette.

In molti casi le grandi aziende, prima di far partire un nuovo progetto, mettono a bilancio la possibile multa da parte dell’antitrust fregandosi bellamente della legge e della tutela del consumatore.


Il presidente di Codacons Carlo Rienzi afferma che solo aumentando l’importo massimo della multa si può sconfiggere la pratica scorretta di ingannare il consumatore.

La multa massima dovrebbe spingersi fino a 10 milioni di euro oltre che alla sospensione della licenza di esercizio. Oppure fare come in Gran Bretagna dove le multe inflitte dall’Antitrust possono raggiungere il 10% del fatturato.

In questo modo le pratiche scorrette sono diminuite drasticamente. Intanto in Italia gran parte delle grandi aziende continuano a ingannare i consumatori che si trovano spesso a dover pagare senza nessuna tutela. La lista delle aziende pizzicate dall’antitrust è lunghissima e ci sono Sky, Telecom, BNL, compagnie di suonerie, ecc. Speriamo che si decida in fretta di tutelare il consumatore.