Napolitano incontra i “nuovi Italiani”

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Il presidente Napolitano affronta il tema dell'immigrazione durante la cerimonia con i nuovi cittadini italiani

Nonostante gli innumerevoli impegni sul fronte della politica interna e il ruolo cruciale assunto nella gestione della delicatissima crisi che ha investito il paese e l’Europa interna, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha voluto rinunciare a prendere parte alla cerimonia che si è svolta al Quirinale per i “nuovi cittadini italiani”.


Nel corso del suo intervento il Presidente ha difeso con passione il ruolo “fondamentale” svolto dagli immigrati a sostegno della nostra economia, sottolineando che senza il loro “significativo” contributo, anche il debito pubblico sarebbe più difficile da sostenere.
Come dimenticare il flusso straordinario avuto nei mesi passati in seguito alle tensioni e agli scorti avvenuti sulla sponda opposta del Mediterraneo quando migliaia di migranti sono approdati a Lampedusa. Occorre tenere presente che in Italia vivono e lavorano, e di conseguenza pagano le tasse, più di 4 milioni di cittadini stranieri “regolari” e la quasi totalità di immigrati adulti con regolare permesso di soggiorno sono iscritti all’Inps. Infatti da dati ISTAT risulta che sono più di 2 milioni gli stranieri assicurati. Questo rappresenta una vera e prorira linfa per il nostro paese, anche perché, in controtendenza con gli italiani, sono gli stranieri a fare più figli, e i 700.000 figli di cittadini stranieri che studiano nella scuole italiane ne sono la testimonianza più tangibile.
E’ per questo motivo il Presidente ha auspicato che l’Italia non chiuda la porta in faccia a coloro i quali desiderano diventare cittadini italiani, perché hanno scelto di vivere qui, e di conseguenza si impegnano rispettare la nostra lingua, i nostri valori e i doveri civici del nostro paese, pur senza rinnegare le proprie radici, fonte di rcchezza e non di diversità.