BankItalia commenta la manovra finanziaria 2011

di Gianni Puglisi Commenta

Ignazio Visco, vice governatore di BankItalia, ha commentato, nel corso di un'audizione al Senato, la manovra finanziaria.

Il nuovo testo della finanziaria 2011-2014, elaborato nell’ormai storico incontro di Arcore di lunedì 29 agosto 2011, è stato immediatamente commentato, non appena divulgato, dal vice governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che, nel corso di un audizione in commissione bilancio del Senato, non dimenticato di ribadire le proprie perplessità su una manovra che rischia di non ottenere gli effetti desiderati poiché il governo, nella sua frettolosa approvazione del 12 agosto 2011, non avrebbe tenuto conto delle ultimissime stime degli economisti secondo i quali il PIL italiano crescerà meno dell’1%.


A pesare sulla situazione, inoltre, vi sarebbe il gravissimo spread tra BTP e Bund (sintomo che i titoli di Stato italiani sono decisamente sottovalutati rispetto alle ben più solide obbligazioni governative teutoniche), oggi tornato sopra 300 punti percentuali.

Proprio per questi motivi, ha ribadito Visco, l’entità della manovra non può, in alcun modo, venir ridotta.

Inoltre, sempre secondo Visco: “Eventuali modifiche alla struttura della manovra devono tagliare gli aumenti delle entrate, e accrescere le misure strutturali perché la manovra di aggiustamento avrà inevitabili effetti restrittivi sull’economia”.

Visco ha poi chiuso il proprio intervento ricordando la necessità che le manovra di riassesto dei conti e di pareggio del bilancio (adesso previsto per il 2013 e non più per il 2014), si agganci a politiche di rilancio generale dell’economia che possano sostenere i piani politico-economici elaborati dal governo come quello, recentemente proposto da Giulio Tremonti, sulla riforma della fiscalità.