Aumento addizionali Irpef comunali e regionali

di Gianni Puglisi Commenta

I dati dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre tenendo conto sia delle finanziarie del Governo Berlusconi, sia di quelle varate dall’attuale Governo tecnico, quello presieduto dal Premier e senatore a vita Mario Monti.

Tra le nuove tasse in Italia non c’è solo l’Imu, ma anche l’incremento delle addizionali regionali e comunali per un impatto complessivo che non sarà inferiore ai 3,5 miliardi di euro.

E’ questo il dato che ha ricavato da un’elaborazione l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre tenendo conto sia delle finanziarie del Governo Berlusconi, sia di quelle varate dall’attuale Governo tecnico, quello presieduto dal Premier e senatore a vita Mario Monti.



LA MANCATA AUTONOMIA DEL GOVERNO MONTI

E così, secondo l’Associazione degli artigiani mestrina, diventano sempre più leggeri in Italia i portafogli dei contribuenti. Il prelievo, inoltre, si sta sempre più spostando dal Governo centrale ai Comuni ed alle Regioni che rischiano di diventare in tutto e per tutto dei moderni gabellieri in accordo con quanto dichiarato dal Presidente dell’Associazione Giuseppe Bortolussi.

FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI E RIMBORSO ELETTORALE

Ma nello stesso tempo c’è anche da dire che in Italia molti Comuni e Regioni stanno applicando per fortuna il principio della progressività in modo tale da far pagare di più a chi ha di più tutelando, di conseguenza, le fasce più deboli della popolazione. D’altronde i soliti noti, lavoratori dipendenti e pensionati, che di norma hanno redditi medio/bassi, hanno già pagato il caro prezzo della crisi.