sekumpul faktascarlotharlot1buycelebrexonlinebebimichaville bloghaberedhaveseatwill travelinspa kyotorippin kittentheblackmore groupthornville churchgarage doors and partsglobal health wiremclub worldshahid onlinestfrancis lucknowsustainability pioneersjohnhawk insunratedleegay lordamerican partysckhaleej timesjobsmidwest garagebuildersrobert draws5bloggerassistive technology partnerschamberlains of londonclubdelisameet muscatinenetprotozovisit marktwainlakebroomcorn johnnyscolor adoactioneobdtoolgrb projectimmovestingelvallegritalight housedenvermonika pandeypersonal cloudsscreemothe berkshiremallhorror yearbooksimpplertxcovidtestpafi kabupaten riauabcd eldescansogardamediaradio senda1680rumah jualindependent reportsultana royaldiyes internationalpasmarquekudakyividn play365nyatanyata faktatechby androidwxhbfmabgxmoron cafepitch warsgang flowkduntop tensthingsplay sourceinfolestanze cafearcadiadailyresilienceapacdiesel specialistsngocstipcasal delravalfast creasiteupstart crowthecomedyelmsleepjoshshearmedia970panas mediacapital personalcherry gamespilates pilacharleston marketreportdigiturk bulgariaorlando mayor2023daiphatthanh vietnamentertain oramakent academymiangotwilight moviepipemediaa7frmuurahaisetaffordablespace flightvilanobandheathledger centralkpopstarz smashingsalonliterario libroamericasolidly statedportugal protocoloorah saddiqimusshalfordvetworkthefree lancedeskapogee mgink bloommikay lacampinosgotham medicine34lowseoulyaboogiewoogie cafelewisoftmccuskercopuertoricohead linenewscentrum digitalasiasindonewsbolanewsdapurumamiindozonejakarta kerasjurnal mistispodhubgila promoseputar otomotifoxligaoxligaidnggidnpp

Petrolio iracheno alle compagnie straniere

E’ di oggi la notizia che conferma alcune suppozioni insorte da molti sulla motivazione che ha portato gli Stati Uniti e gli stati alleati ad invadere l’Iraq e far cadere la dittatura del sunnita Saddam Hussein.

Il 29 e 30 Giugno infatti il governo iracheno concederà le licenze alle compagnie petrolifere estere per lo sfruttamento dei giacimenti per i prossimi 20 anni.


Il governo Bush che ha trascinato l’America in una guerra sanguinaria sarà felice della notizia e siamo convinti che anche l’amministrazione Obama non potrà che beneficiare del progetto di liberalizzazione dei giacimenti anche se Barack Obama ha più volte ribadito che col tempo l’America abbandonerà la dipendenza dal petrolio per aumentare fonti di energia alternative e più ecologiche.


L’Iraq è tutt’ora il terzo produttore mondiale di petrolio e nel sottosuolo sono presenti ancora quantità esagerate di risorse ancora inesplorate pertanto si ipotizza che le compagnie straniere potranno intensificare la produzione di greggio.

In ogni, all’ordine del giorno, lo stato iracheno non gode di ottima salute e, a livello economico, risulta essere molto indebitato. La legalità non è ancora garantità e il rischio di rivendicazioni da parte dell’area più radicale del paese è ancora molto elevato.

Non siamo ancora a conoscenza dei nomi delle compagnie petrolifere che andranno in Iraq a beneficiare delle risorse dei giacimenti e non sappiamo quindi nemmeno se sarà presente anche un’azienda italiana.

E’ probabile che a fine mese sapremo tutto sulla vicenda.