Rischio bancarotta per gli USA il 2 agosto 2011

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Il 2 agosto del 2011 infatti gli Stati Uniti d'America rischiano seriamente di andare in bancarotta per via dell'alto valore del debito che ha colpito lo stato..

La crisi economica che sta sconvolgendo e contemporaneamente rivoluzionando il modo di operare all’interno dei governi di mezzo mondo ha colpito fortemente anche il paese più importante al mondo e ora negli Usa il rischio di bancarotta, definito come default, è imminente.

Il 2 agosto del 2011 infatti gli Stati Uniti d’America rischiano seriamente di andare in bancarotta per via dell’alto valore del debito che ha colpito lo stato.



Perchè proprio il 2 agosto 2011?
La risposta è di per sè molto semplice, infatti il debito degli Stati Uniti raggiungerà il prossimo 2 agosto il limite del debito di 14,29 trilioni di dollari. Questo valore è decisamente preoccupante soprattutto perchè l’amministrazione Obama pare non riesca ad ottenere un accordo bipartisan al fine di settare un nuovo limite prima che il Ministero del Tesoro dichiari lo stato di insolvenza che porterà al primo fallimento degli Stati Uniti d’America.

Interesse alle obbligazioni americane:
Il Ministero del Tesoro americano il 15 agosto deve sborsare una cifra poco distante ai 25 miliardi di dollari sottoforma di interessi ai propri investitori che hanno sottoscritto negli anni passati obbligazioni per un importo di circa un trilione di dollari. Se per un mancato accordo tra repubblicani e democratici il limite massimo del debito americano non dovesse essere alzato, l’America perderebbe il privilegio di avere la sigla AAA nei propri titoli obbligazionari. Sarebbe il primo fallimento della storia americana.

Debito americano:
Barack Obama e in contemporanea tutti i colleghi del partito democratico hanno sempre accusato l’amministrazione Bush di aver appesantito il debito pubblico americano in gran parte aumentato dalle imprese belliche in Afghanistan e Iraq. L’amministrazione di Obama non è però riuscita a ridurre questa triste usanza al punto da portare il debito pubblico a 14,2 trilioni di dollari quando con Bush era a 10,7. C’è da dire che le missioni di guerra non sono affatto diminuite, anzi, sono aumentate.