Tensioni sulla battuta su Obama

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Non è davvero la prima volta che un’uscita ironica del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi scatena..

Non è davvero la prima volta che un’uscita ironica del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi scatena un vespaio di polemiche, e non poteva certo essere esentata la battuta sul neo-presidente statunitense Barack Obama, del quale il nostro premier, in conferenza-stampa a Mosca al fianco del presidente russo Medvedev, ha dichiarato che è “giovane, bello e abbronzato”.


Il sense of humour di Berlusconi non è stato troppo apprezzato. Lo stesso Medvedev, al fianco di Berlusconi in quel momento, non ha detto nulla a causa del malcelato imbarazzo.

Ma la cosa non poteva sicuramente passare inosservata. Da Veltroni a Di Pietro fino a Casini, tutte le forze di opposizione hanno contestato vivacemente l’umorismo “da avanspettacolo” di Berlusconi, già altre volte al centro di autentici casi diplomatici, come quando diede del “kapò” all’europarlamentare tedesco Schultz o quando affermò di aver dovuto “fare il playboy” col primo ministro finlandese Tarja Halonen pur di far assegnare a Parma la sede dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare.

Se nessuno pensa veramente che l’uscita del capo del Governo fosse ammantata di razzismo, l’opposizione ritiene tuttavia quantomeno infelici queste battute, visto il ruolo istituzionale ricoperto da Berlusconi.


La maggioranza di centrodestra, tuttavia, difende compatta Berlusconi, il quale dal canto suo ribadisce che la sua “era una carineria” e attaccando chi ha voluto attizzare la polemica: “Dio ci salvi dagli imbecilli!”, ha esclamato senza mezzi termini.

Nessuna reazione dalle istituzioni americane, ma nei blog di tutto il mondo la frase del premier è oggetto di discussione fra chi la bolla come razzistica e chi la difende come una qualunque battuta, persino affettuosa.

In tutti i casi, tutti concordano su un punto innegabile, e cioè che il linguaggio di Berlusconi è ben lontano da ogni forma di grigio ‘politichese’.