Legge di Stabilità 2013 e fondo esodati

di Gianni Puglisi Commenta

Questi risorse, però e purtroppo, ammonterebbero a soli 100 milioni di euro contro i 5 miliardi che, secondo il Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, servirebbero per garantire l'adeguata copertura finanziaria per il biennio compreso tra il 2013 ed il 2014.

Altro merito della legge di Stabilità 2013, oltre a quelli accuratamente analizzati in un nostro recentissimo articolo, è stato quello di aver ampliato, o almeno cercato di ampliare, la platea degli esodati salvaguardati già interessati dagli specifici decreti ideati dal Governo Monti, in particolar modo, dal decreto Esodati del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero e dal provvedimento insito nel decreto Spending Review.

RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO

In particolar modo, stando a quanto reso noto dal Governo Monti, la legge di Stabilità 2013 avrebbe reindirizzato alcune delle risorse del cosiddetto Fondo Letta alla risoluzione del problema degli esodati italiani.

RIFORMA DEL WELFARE 2012

Questi risorse, però e purtroppo, ammonterebbero a soli 100 milioni di euro contro i 5 miliardi che, secondo il Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, servirebbero per garantire l’adeguata copertura finanziaria per il biennio compreso tra il 2013 ed il 2014.

RIFORMA DEL LAVORO SFATA IL MITO DELL’ARTICOLO 18

Considerando, dunque, l’esigue risorse messe a disposizione degli esodati dal Governo Monti in questa specifica situazione ed il respingimento, da parte della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, della Ragioneria di Stato e dello stesso Ministro Fornero del ddl Pensioni, che avrebbe inteso abbassare l’età pensionabile così da consentire anche ai 58enni con 35 anni di contributi di andare in pensione (ma per il quale servirebbero non meno di 20 miliardi di euro), la soluzione degli esodati non sembrerebbe essere stata definitivamente risolta bensì, molto più semplicemente, solamente rappezzata temporaneamente.

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