Pensioni, la domanda di ricongiunzione online

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Da marzo la presentazione della domanda di ricongiunzione dei contributi previdenziali, si potrà fare soltanto in modalità telematica e l’INPS in questi giorni ha spiegato come devono comportarsi gli aspiranti pensionati. La circolare di riferimento è la 179/2014 rivolta agli enti incorporati all’INPS.

Nella circolare si specifica anche alla Gestione pubblica e lavoratori dello spettacolo e sportivi professionisti, qual è il programma di telamatizzazione dei servizi che l’istituto ha intrapreso da circa un anno. La ricongiunzione dei contributi nel fondo pensioni lavoratori dipendenti dell’AGO, nel fondo Quiescenza Poste e nel Fondo Dipendenti Ferrovie  dello Stato, e quella per i liberi professionisti, si fa online. Riepiloghiamo le informazioni più importanti a riguardo. 

Il servizio telematico di presentazione delle domande di ricongiunzione dei contributi previdenziali e disponibile per queste categorie:

  • il Fondo pensioni lavoratori dipendenti dell’assicurazione generale obbligatoria (art. 1 della legge n. 29/1979);
  • il Fondo quiescenza Poste e nel Fondo Dipendenti Ferrovie dello Stato S.p.A.(art. 2 della legge n. 29/1979);
  • i periodi assicurativi per i liberi professionisti (art. 1 della legge n. 45/1990).

A partire dal 16 marzo 2015 la presentazione delle domande deve avvenire in via telamatica per cui si possono usare soltanto alcuni canali: si potrà fare la domanda via WEB accedendo ai servizi telematici direttamente tramite PIN sul portale usando il percorso Servizi OnLine>Elenco di tutti i servizi>Ricongiunzione. Oppure sarà possibile ottenere lo stesso servizio dai Patronati tramite i servizi telematici offerti da loro. Infine si potrà fare usando il Contact Center Integrato, raggiungibile da rete fissa con il numero verde 803164, oppure da rete mobile tramite il numero 06164164 a pagamento in base al proprio gestore telefonico.

Le domande potranno essere comunque presentate in formato cartaceo o in modalità telematica nel periodo transitorio fino al 31 marzo 2015.