Mario Monti difende l’euro e sostiene la crescita economica

di Gianni Puglisi Commenta

L'euro, dunque, quale base di partenza per ogni futuribile ed ipotizzabile ripresa economica che, appunto, dalla moneta unica non potrà in alcun modo prescindere.

Sebbene durante il vertice di ieri pomeriggio tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, il Cancelliere tedesco Angela Merkel, il Presidente della Repubblica francese Francoise Hollande ed il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy, non sia stato deciso nulla di concreto poiché, eventualmente, ci penserà il vertice di tutti i capi di Stato dell’Unione Europea del 28 giugno 2012, alcuni fondamentali concetti, ed in particolar modo quelli sui quali dovrebbe basarsi la futura Unione Europea, sarebbero stati ribaditi con forza.

RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO

A partire dal fatto, sottolineato più volte sia da Angela Merkel che da Mario Monti, che l’euro, ovverosia la moneta unica che, moltissimi europei, avrebbero in questi mesi ed in questi anni cominciato a considerare fallimentare, sia a causa dell’incapacità della moneta europea di far fronte alla crisi economica sia a causa dell’impossibilità della Banca Centrale Europea di diventare garante del debito pubblico dell’Unione Europea, non sarebbe affatto in discussione.

RIFORMA DEL WELFARE 2012

L’euro, dunque, quale base di partenza per ogni futuribile ed ipotizzabile ripresa economica che, appunto, dalla moneta unica non potrà in alcun modo prescindere.

RIFORMA DEL LAVORO SFATA IL MITO DELL’ARTICOLO 18

Così come, per ammissione stessa del Cancelliere tedesco Angela Merkel, non potrà prescindere dagli aiuti finanziari allo sviluppo economico ed industriale che, alla lunga, dovranno obbligatoriamente prendere il posto della rigorosa politica fiscale attuata sino ad ora da alcuni Paesi europei quali Germania, Francia e, ultimamente, anche Grecia ed Italia.

Aiuti finanziari che, stando a quanto dichiarato dai protagonisti del vertice di Roma, potrebbero ben presto concretizzarsi in un sostanzioso pacchetto per la crescita equivalente a ben 130 miliardi di euro.