Sciopero benzinai da oggi fino a sabato

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Per gli automobilisti sono in arrivo due belle stangate per i prossimi giorni: l’aumento dei prezzi dei carburanti e lo sciopero indetto dai gestori delle pompe di benzina.

Già venerdì scorso si sono registrati aumenti di benzina e diesel, operati da parte di tutte le più grandi compagnie presenti sul territorio, per esempio Agip ha aumentato di 1,2 centesimi la benzina, arrivata a 1,392 euro/litro, e di 1,5 centesimi il gasolio, a 1,258 euro/litro.

Ma anche IP, Q8, Tamoil, Erg, Esso, Shell e Total non sono da meno, infatti tutti hanno alzato i prezzi, proprio a pochi giorni di distanza dallo sciopero indetto per il periodo compreso tra il 14 ed il 18 settembre.

Ma la notizia peggiore è che sono previsti ancora rincari che andranno a superare la barriera di 1,40 euro/litro, e secondo Luca Squeri, presidente nazionale Figisc Confcommercio (gestori di benzina), alcune compagnie devono ancora adeguarsi agli aumenti internazionali quindi potremo assistere ad ulteriori aumenti.

Ma la FederconsumatoriAdusbef ritiene ingiustificati questi aumenti, perchè al primo minimo rialzo del prezzo del petrolio, i prezzi dei carburanti schizzano alle stelle.

Lo sciopero porterà ad impianti chiusi in autostrada dalle 22 di martedì 14 alle 22 di venerdì 17 settembre; nelle altre strade dalle 7.30 di mercoledì 15 alle 7 di sabato 18 settembre.

Il Codacons ha chiesto l’intervento dell’Antitrust, per verificare se gli aumenti, arrivati proprio pochi giorni prima dello sciopero, siano giustificati, o se siano soltanto una mossa per obbligare gli automobilisti a fare rifornimento con prezzi elevati durante il periodo di sciopero.