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CGIL annuncia 16 ore di sciopero generale

Nonostante la partita sia ormai sostanzialmente chiusa, con il Governo Monti intenzionato più che mai, ora che avrebbe ottenuto il consenso dei propri interlocutori a stipulare ed approvare la riforma proposta dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro guidata da Susanna Camusso non ci starebbe e avrebbe proclamato ben 16 ore di sciopero.

Nuova alleanza tra i sindacati contro il governo

La lettere all’Europa in materia di pensionamento spedita dal governo italiano all’Unione Europea che, tra le altre cose, contiene la ricetta con la quale l’Italia intende uscire dalla crisi da debito sovrano cercando di riconquistare la fiducia perduta e che, collateralmente, ha causato i continui downgrade da parte delle principali agenzie di rating di cui abbiamo parlato per tutta l’estate, ha fatto, letteralmente, inferocire le forze politiche e sociali avverse al governo e che, oggi, rischiano di tornare ad unirsi compatte pur di veder cadere l’attuale Esecutivo prima della naturale scadenza prevista per il 2013.

Revocato lo sciopero dei benzinai

La revoca è stata decisa dopo un incontro tra le federazioni che gestiscono la rete di carburanti e il sottosegretario allo sviluppo economico, visto che il ministro deve essere ancora deciso, dopo le dimissioni di Scajola.

Questo perché sono state apportate modifiche al progetto di legge sulla concorrenza, in particolare sulla vendita di prodotti che non riguardano i carburanti (articoli di tabaccheria, libri ecc…) e sui contratti tra gestori e petrolieri.

Sciopero benzinai da oggi fino a sabato

Per gli automobilisti sono in arrivo due belle stangate per i prossimi giorni: l’aumento dei prezzi dei carburanti e lo sciopero indetto dai gestori delle pompe di benzina.

Già venerdì scorso si sono registrati aumenti di benzina e diesel, operati da parte di tutte le più grandi compagnie presenti sul territorio, per esempio Agip ha aumentato di 1,2 centesimi la benzina, arrivata a 1,392 euro/litro, e di 1,5 centesimi il gasolio, a 1,258 euro/litro.

Sciopero nazionale medici 19 luglio 2010

Oggi 19 luglio 2010 i medici contestano i tagli della manovra finanziaria, con uno sciopero nazionale di 24 ore. Medici, veterinari e dirigenti della sanità pubblica aderiscono alla protesta, e potranno saltare le visite specialistiche, gli esami diagnostici e le operazioni chirurgiche.

In totale si registreranno centinaia di migliaia di visite specialistiche ed esami diagnostici saltati, negli ospedali e nei presidi territoriali pubblici.

Sciopero blogger il 14 Luglio 2009

La maggior parte dei blogger sono sul piede di guerra per via del decreto legge promosso dal Ministro Alfano.

Oltre al decreto sulle intercettazioni telefoniche che verranno concesse dal giudice solamente dopo aver constatato gravi indizi di colpevolezza al posto di gravi indizi di reato, sta per essere mandato al senato il testo che equiparerà, almeno in alcune parti, i siti internet ai giornali registrati in Tribunale.

Se oggi ogni blogger ha la libertà di scrivere tutto quello che gli passa nella testa, con questa legge ogni blogger avrà l’obbligo di rettificare una notizia falsa o infondata entro e non oltre le 48 ore attraverso una pubblicazione che deve essere identica per visibilità a quella della prima notizia.

Sciopero a Termini Imerese

In queste ore è in corso una mobilitazione da parte di molti operai della FIAT dello stabilimento siciliano di Termini Imerese e questo sciopero è solo il risultato di alcune dichiarazione pronunciate dall’amministratore delegato Sergio Marchionne durante una riunione a Palazzo Chigi su una probabile riconversione dello stabilimento entro il 2011.

Sergio Marchionne ha affermato che non sono previsti licenziamenti all’interno di quello stabilimento e che avverrà solamente una conversione della produzione.

Sciopero virtuale

Finalmente è arrivato un disegno di legge dal governo che per la prima volta fa un po’ di chiarezza in tutto il reparto degli scioperi lasciati completamente allo sbando. Da ormai qualche anno a questa parte gli scioperi del settore dei trasporti hanno ostacolato quasi esclusivamente l’utente finale e non certo l’azienda.

Quello invece che servirebbe una legge che tutelasse i cittadini dal mancato svolgimento dell’attività dei trasporti. Lo sciopero deve penalizzare solamente l’azienda e non il cittadino che vede nei trasporti un punto di riferimento per viaggi di lavoro e di piacere.

Prestito-ponte all’Alitalia: una tegola pesante sugli italiani

Mentre gli “scioperi bianchi” avviati spontaneamente da piloti e assistenti di volo stanno paralizzando il traffico aereo, e mentre si attende con preoccupazione il primo sciopero effettivo dei proclamati quindici giorni da parte delle sigle autonome degli stessi lavoratori, sulla travagliatissima questione CAI-Alitalia si abbatte un’altra tegola.

Una tegola che non sorprende nessuno, peraltro, poiché era stata messa in conto ormai da settimane, ma non per questo i suoi effetti sono meno dolorosi. Si tratta della pre-annunciatissima bocciatura da parte della Corte di Giustizia di Bruxelles del cosiddetto “prestito-ponte” pari a trecento milioni di euro che lo Stato aveva fornito a settembre all’Alitalia per continuare a garantire il proprio funzionamento fino al momento del decollo della nuova compagnia.

Ma per le autorità europee il prestito costituisce un illegittimo aiuto di Stato, tale da violare la concorrenza (perché le altre compagnie europee non godono di altrettanti supporti da parte delle autorità statali), e quindi deve essere restituito al bilancio statale.

Alitalia, torna la bufera

Da qualche settimana non si parlava più del caso Alitalia, e sembrava proprio che la questione si potesse considerare ormai risolta e accantonata. Che fosse una pia illusione lo si è scoperto nell’ultimo weekend, con il riesplodere improvviso e tesissimo delle vicende sindacali.

Il primo segnale del riaprirsi di vecchie ferite si è avuto giovedì 30, con la rottura al tavolo delle trattative fra l’amministratore delegato della neonata Compagnia Aerea Italiana (CAI) Rocco Sabelli e il cartello che raggruppa le nove sigle sindacali che ai primi di ottobre, dopo un’interminabile trattativa, avevano alla fine raggiunto l’accordo sulla piattaforma contrattuale da adottare, con la mediazione del Governo.

Statali, la CGIL verso lo sciopero generale

Dopo una vertenza ormai in corso da quasi tre anni, sembra ormai vicina la firma delle parti sociali per il rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti statali. Ma se la bozza del nuovo contratto sembra aver ormai messo d’accordo da un lato l’ARAN (l’ente governativo che sovrintende alla contrattazione collettiva per i dipendenti pubblici) e dall’altro la maggioranza delle sigle sindacali (CISL, UIL, UGL e sigle minori), resta il “no” deciso della CGIL.

Guglielmo Epifani ritiene irricevibili le proposte del Governo e si dichiara molto deluso dall’approvazione dichiarata dagli altri sindacati.