Lettera all’Europa in materia di pensionamento

di Gianni Puglisi Commenta

La riforma previdenziale prevista dalla lettera d'intenti del governo italiano.

Ci stiamo occupando, quest’oggi, della documento d’intenti grazie al quale il governo italiano avrebbe spiegato, all’Unione Europea, come intende muoversi pur di uscire, definitivamente, dalla crisi da debito sovrano, ottenere il pareggio di bilancio, così come previsto dal decreto legge 13 agosto 2011 n° 138, entro il 2013 e sanare, finalmente, il buco del debito pubblico italiano.

Questo documento, presentato sotto forma di lettera, prevede l’ipotesi che l’Esecutivo possa, nel caso in cui la situazione economico-finanziaria lo richieda, adottare provvedimenti anche drastici.

Uno di questi, preannunciato al punto 2 del capitolo dedicato all'”Efficientamento del mercato del lavoro“, è la possibilità per il datore di lavoro, senza giustificazione alcuna, di licenziare qualsiasi lavoratore dipendente a tempo indeterminato, qualora ciò venga richiesto a causa di una situazione di crisi quale quella attuale.

Un altro punto che ha fatto molto discutere, e che ha rischiato e rischia di spaccare il governo, segnalando forse la fine della collaborazione tra Pdl e Lega Nord, che pure tanto ha dato all’Italia, è quello relativo all’innalzamento dell’età pensionabile.

ETÀ PENSIONABILE A 67 ANNI

Nel documento in questione, infatti, come più volte dichiarato in questi ultimi roventi giorni di dibattito parlamentare, si dichiara che gli italiani potranno andare in pensione non prima dei 67 anni.

QUANDO SI ANDRÀ IN PENSIONE

Una riforma previdenziale così importante, che prenderà il via nel 2013 per poi entrare a regime dal 2026, anno entro il quale qualsiasi lavoratore italiano dovrà andare in pensione dopo i 67 anni (sia esso uomo, donna, dipendente o autonomo), è stata settata su quella introdotto nel 2010 e che, tra gli altri punti, prevede di agganciare l’età pensionabile alle aspettative di vita, cosa che farà si che, nel 2026, si potrà tranquillamente andare in pensione ad un età così avanzata.