Sciopero blogger il 14 Luglio 2009

di Redazione Commenta

Se oggi ogni blogger ha la libertà di scrivere tutto quello che gli passa nella testa, con questa legge ogni blogger avrà l'obbligo di..

La maggior parte dei blogger sono sul piede di guerra per via del decreto legge promosso dal Ministro Alfano.

Oltre al decreto sulle intercettazioni telefoniche che verranno concesse dal giudice solamente dopo aver constatato gravi indizi di colpevolezza al posto di gravi indizi di reato, sta per essere mandato al senato il testo che equiparerà, almeno in alcune parti, i siti internet ai giornali registrati in Tribunale.

Se oggi ogni blogger ha la libertà di scrivere tutto quello che gli passa nella testa, con questa legge ogni blogger avrà l’obbligo di rettificare una notizia falsa o infondata entro e non oltre le 48 ore attraverso una pubblicazione che deve essere identica per visibilità a quella della prima notizia.


In questo momento ogni blogger è già passibile di denuncia per reati come la diffamazione, il razzismo, la violenza ecc, ma di fatto questa legge non è mai applicata e ogniuno si sente libero di sparare a zero verso chiunque senza alcun controllo.


Le notizie in internet rimbalzano da un sito all’atro con estrema velocità grazie anche ai social bookmark e in molti casi queste notizie sono false o accusatorie ed è giusto che questo sistema venga regolarizzato.

Nessuno deve avere il diritto di violare la privacy o la legge in generale e con questa legge tutti i blogger si devono responsabilizzare ed essere sicuri al 100% prima di pubblicare una notizia. Se le notizie pubblicate sono vere i blogger non si devono preoccupare di nulla. Perchè tanta ribellione nei confronti di una regolarizzazione?

La ribellione arriva dal fatto che molti amano screditare e insultare chiunque sui propri blog senza rendersi conto che questa comunicazione può raggiungere tutti. Non viene messa in discussione la libertà di parola, ma viene messa in discussione la libertà di insulto e di falsità. I blogger diligenti non devono aver paura.