Antonio Borges sostiene i conti dell’Italia

di Gianni Puglisi Commenta

Antonio Borges avrebbe affermato che i conti pubblici di oggi sarebbe migliori di quelli di un qualsiasi altro periodo della storia italiana.

Se da un parte c’è chi sostiene come l’Italia non abbia mai vissuto un momento economico-finanziario e, perché no, anche politico così disastroso, esiste anche chi, pur biasimando certi nostri comportamenti, esprime parole che, essendo di speranza per il futuro, sono sicuramente confortanti e benvenute in un periodo delicato come quello attuale.

MOODY’S HA DECLASSATO L’ITALIA


Si ha la tendenza, soprattutto in campo internazionale, di considerare soltanto alcuni fattori, decisamente negativi, senza adeguatamente controbilanciarli con quelli sicuramente positivi.

Se si facesse, anche soltanto di quando in quando, si scoprirebbe come l’Italia abbia il maggior avanzo primario d’Europa, migliore, come ricordano i pochi che di ciò si accorgono, persino di quello tedesco.

I CONTI PUBBLICI ITALIANI SONO MEGLIO DI QUELLI SPAGNOLI

Un dato, dunque, molto importante e molto positivo la cui valutazione, in considerazione degli ambiziosi obiettivi posti con la manovra finanziaria 2011, migliora considerevolmente.

Questo, ovviamente, lo hanno più volte fatto presente il presidente del consiglio Silvio Berlusconi così come il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ma, quest’oggi, sono arrivate positive parole d’incoraggiamento pure da Antonio Borges, il responsabile per l’Europa del Fondo Monetario Internazionale.

CRESCERE È LA PRIORITÀ DELL’ITALIA

Nel presentare un rapporto del Fondo sulla situazione economico politica europee, infatti, il direttore del dipartimento europeo del famoso organismo sovranazionale, avrebbe si ribadito la delusione per un’economia ferma nonostante abbia tutte le possibilità di sviluppare politiche economiche di tutto rispetto, ma avrebbe anche dichiarato di considerare i conti pubblici italiani di oggi migliori di quelli di un qualsiasi altro periodo della prima o della seconda Repubblica.