Le nuove modifiche alla legge di Stabilità 2013

di Gianni Puglisi Commenta

Cambia ancora una volta, grazie al recente accordo raggiunto dal Parlamento e dal Governo Monti, la legge di Stabilità 2013.

Cambia ancora una volta, grazie al recente accordo raggiunto dal Parlamento e dal Governo Monti, la legge di Stabilità 2013.

LEGGE DI STABILITA’ 2013 E FONDO ESODATI

Se prima, infatti, si sarebbe potuto affermare che scopo della legge di Stabilità, per lo meno dal punto fiscale, sarebbe stato quello di effettuare lo scambio, il più possibile equo, tra IRPEF, con la riduzione delle aliquote per i primi scaglioni, e l’IVA, con l’aumento dell’aliquota ridotta del 10% e dell’aliquota ordinaria del 20%, ora lo scopo è quello di garantire la ripresa dei consumi e la riduzione del cuneo fiscale.

RETROATTIVITA’ TAGLI DETRAZIONI E FRANCHIGIA DEDUZIONI

Per quanto riguarderebbe la riduzione del cuneo fiscale il relatore del Partito della Libertà Renato Brunetta avrebbe dichiarato che: “prima si redistribuiranno le risorse residue dal mancato taglio delle aliquote al costo del lavoro, privilegiando per il 2013 i lavoratori dipendenti, e dal 2014, una volta valutate le risorse disponibili, anche le imprese”.

LEGGE DI STABILITA’ 2013 E TAGLIO DELLE DETRAZIONI

Per quanto riguarderebbe, invece, la ripresa dei consumi, come ci si potrebbe immaginare, la questione sarebbe decisamente più complicata.

Il Governo Monti, infatti, avrebbe deciso di abolire l’aumento dell’aliquota ridotta dell’IVA dal 10% all’11%, salvaguardando in questo modo alcuni beni e servizi di fondamentale importanza quali i generi alimentari, l’energia elettrica, il gas, le medicine, gli aerei ed i treni, le ristrutturazioni edilizie, l’acquisto di abitazioni di lusso, i ristoranti e gli alberghi, ma non già l’aumento dell’aliquota ordinaria dell’IVA dal 21% al 22%.

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