Dellai trionfa in Trentino

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Innanzitutto, perché per legge costituzionale la provincia trentina gode (insieme all’Alto Adige) di un’autonomia..

Roboante vittoria per il presidente uscente Lorenzo Dellai, che si appresta a governare la Provincia di Trento per il terzo mandato consecutivo. Il test, per quanto fortemente influenzato dagli elementi di politica locale, assume rilevanza anche a livello nazionale, per diversi motivi.

Innanzitutto, perché per legge costituzionale la provincia trentina gode (insieme all’Alto Adige) di un’autonomia legislativa grandemente superiore a quella di ogni altra provincia d’Italia.
In secondo luogo, perché l’alleanza che sostiene Dellai vede schierati non solo diverse componenti della vecchia Unione (PD, Italia dei Valori, Verdi, Socialisti) e una lista civica guidata dallo stesso Dellai (Unione per il Trentino) ma anche l’UDC di Casini, per quanto essa sia stata esclusa dalle elezioni per un vizio formale nella presentazione delle liste.


Non sono dunque in pochi gli analisti che ritengono che la vittoria di Dellai potrebbe costituire il primo passo verso la costruzione di un’alleanza permanente fra il Partito Democratico e l’Unione di Centro.
Ma è lo stesso Casini a frenare su quest’ipotesi: l’ex Presidente della Camera afferma di aver stima di Dellai e dunque di averlo sostenuto per questioni di merito, ma aggiunge che il suo partito è da considerarsi alternativo all’Italia dei Valori, e dunque solo una rottura definitiva fra Veltroni e Di Pietro potrebbe aprire le porte ad un avvicinamento fra PD e UDC.


Non a caso, l’UDC alle prossime elezioni abruzzesi si presenta alleata solo dell’Udeur, in autonomia dalle due coalizioni maggiori.

In termini di voti, il centrosinistra ottiene complessivamente il 56,9% dei consensi, di cui il 21,6% al PD (primo partito) e il 17,9% per l’UpT di Dellai. Il centrodestra, che puntava sul leghista Sergio Divina, ha ottenuto solo il 36,5% dei voti, di cui appena il 12,2% per il Popolo della Libertà.