Commenti sui risultati delle provinciali in Trentino

di Redazione Commenta

dispetto della prudenza di Casini, diversi democratici salutano l’inizio di un rapporto nuovo con i centristi..

Il risultato elettorale nel Trentino fa largamente sorridere gli esponenti del Partito Democratico. É raggiante il segretario, Walter Veltroni, che afferma in una nota che in Italia “il clima sta cambiando”.

A dispetto della prudenza di Casini, diversi democratici salutano l’inizio di un rapporto nuovo con i centristi, auspicando che esso possa portare questi ultimi ad abbandonare le velleità di un terzo polo e ad accettare invece il corteggiamento esplicito che il PD gli sta rivolgendo ormai da molti mesi (Enrico Letta parla di “modello Trento” come un esempio da seguire).

Giorgio Tonini, braccio destro di Veltroni, ritiene che sia stato comunque fondamentale aver riconfermato la fiducia su un amministratore locale molto apprezzato come Dellai, e suggerisce anche per il futuro di ricercare nel territorio le future candidature per le elezioni locali.


Ironizza sull’entusiasmo del PD l’on. Maurizio Lupi (PdL), che ricorda al “mago Walter” che la coalizione a sostegno di Dellai ha perso quattro punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni provinciali, e questo nonostante l’alleanza di nuovo conio con l’UDC.

Più cauto appare il ministro Ignazio La Russa, che suggerisce al centrodestra di avviare una riflessione sulle frequenti difficoltà nelle elezioni amministrative, mentre dalla Lega Nord giunge un appello dal segretario Umberto Bossi.


Il senatùr si rivolge direttamente al presidente del Consiglio, invitandolo per il futuro a spendersi di più nelle competizioni locali. Secondo Bossi, l’attuale premier avrebbe un effetto carismatico e trascinante sull’elettorato (“Quando c’è lui, si vince”), e quando al contrario Berlusconi non interviene nella campagna elettorale i risultati non sarebbero altrettanto soddisfacenti.