Sprechi alimentari nascosti

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Ieri il Parlamento europeo ha chiesto ufficialmente di proclamare il 2013 anno europeo contro lo spreco alimentare a fronte dei continui sprechi che avvengono ogni giorno, sia sui banchi dei negozi che sulle nostre tavole.

Abbiamo parlato qualche tempo fa del fatto che Striscia la Notizia si era occupata degli sprechi alimentari, parlando del fatto che molti cibi che si trovano sugli scaffali della grande distribuzione vengono destinati alla spazzatura, tutti i giorni, anche se non sono scaduti e sono ancora commestibili.


Ieri il Parlamento europeo ha chiesto ufficialmente di proclamare il 2013 anno europeo contro lo spreco alimentare a fronte dei continui sprechi che avvengono ogni giorno, sia sui banchi dei negozi che sulle nostre tavole.
Ma ragioniamo in termini di numeri in modo da essere più chiari: se in un pasto ci mangiamo una bella bistecca con un buon contorno di patate, un piattino di ciliege e una tazzina di caffè, abbiamo consumato la bellezza di 5.188 litri di acqua che sono serviti a coltivare ed allevare i prodotti che sono finiti sulla nostra tavola e che in parte sono finiti nella spazzatura.

Se poi questo lo moltiplichiamo per tutti i pasti che vengono consumati in tutto il mondo industrializzato, si arriva a numeri da capogiro.
Questo significa che oltre all’ingente spreco di cibo, vi è un enorme quantitativo di acqua che non si può più riutilizzare; per non parlare poi delle tonnellate di verdura e frutta come pomodori o mele che non vengono raccolti e di conseguenza vengono sprecate tonnellate di metri cubi di acqua per niente.

A questo punto è necessaria una precisazione: il pianeta terra è composto per il 70 per cento di acqua e soltanto una piccola parte degli 8 milioni di chilometri cubi di acqua dolce è utilizzabile; questo significa che il rapporto inversamente proporzionale tra la crescita demografica, l’aumento dei consumi pro capite e l’inquinamento stanno rendendo la risorsa idrica sempre più scarsa.