Biotestamento se è legge si va al referendum

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La scorsa settimana è stato presentato un emendamento dal relatore del Pdl Domenico Virgilio in cui si precisa la definizione clinica dello stato vegetativo dei pazienti a cui è lecito staccare la spina

Mentre la borsa italiana sta crollando a picco e Berlusconi tace e la Merkel chiede che l’Italia approvi la Manovra Finanziaria 2011, intervenendo così sui conti pubblici, alla Camera in queste ore si sta combattendo il rush finale sull’emendamento del biotestamento.


Infatti la scorsa settimana è stato presentato un emendamento dal relatore del Pdl Domenico Virgilio in cui si precisa la definizione clinica dello stato vegetativo dei pazienti a cui è lecito staccare la spina.

Questo in sintesi significa che la variazione sul precedente emendamento riguarda principalmente un restringimento del campo dei malati interessati e conseguentemente si rivolge ai soli pazienti a cui viene riscontrata morte cerebrale, che viene così certificata da un apposito collegio medico formato da un anestesista-rianimatore, da un neurologo, dal medico curante e dal medico specialista nella patologia di cui soffre il malato.

Livia Turco del Pd ha immediatamente dichiarato che si tratta di una vendetta per la morte di Eluana Englaro e alla protresta si è aggiunto anche Giuseppe Calderisi del Pdl ,che ha preso le distanze dal suo partito, dicendo che si tratta di un provvedimento incostituzionale.

Per ora la battaglia combattuta da Beppino Englaro sembra persa, ma si spera che questo emendamento venga presto cambiato, anche perchè se oggi questo verrà approvato alla Camera, partirà una raccolta firme per arrivare a un referendum che abroghi una legge considerata inaccettabile e che viola i fondamentali diritti umani e la propria dignità.

Il senatore del Pd Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale, nel corso di una conferenza stampa con Mina Welby e Beppino Englaro ha dichiarato che se la gente potesse esprimere un parere, si otterrebbe un plebiscito come per il referendum sul nucleare.