Dimissioni di Fini: al Quirinale nessuna richiesta

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Nel pomeriggio il Quirinale ha smentito le voci di un incontro imminente tra il presidente Napolitano e i leader del Pdl

Al Quirinale, per il momento, non è ancora intervenuta alcuna richiesta di incontro da parte del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del leader della Lega Umberto Bossi: incontro annunciato nella serata di ieri dai due uomini di governo.



Lo si è appreso a margine dell’incontro pubblico del presidente Giorgio Napolitano e la presidente finlandese Tarja Halomen con la stampa.

Il tema sollecitato è la revoca dell’incarico di presidente della Camera al leader di Fli. L’indugio potrebbe essere, al di la delle intenzioni sulla “costituzionalità” della richiesta. A questo proposito si moltiplicano le interpretazioni sul passaggio anticipato dal premier e dal leader del Carroccio. Secondo il finiano Carmelo Briguglio, “Salire al Colle per chiedere il licenziamento del presidente della Camera non ha fondamento nella Costituzione così come nei regolamenti parlamentari“.

Anche Italo Bocchino, è andato a toccare il tema dell’incostituzionalità: “Si andrebbe a toccare il principio costituzionale della separazione tra poteri”.

Sempre oggi, Vittorio Feltri, dal Giornale ha definito Fini “Un leader da dimenticare“. “Si è scagliato contro premier, governo e maggioranza spacciandosi per vittima, come se nessuno avesse visto i suoi flirt con la sinistra. E alle nostre inchiesta risponde solo con insulti perché sono affari di famiglia. Ci spieghi questi affari“. Feltri che nell’editoriale del quotidiano vicino alle posizioni del Pdl rimarca “la pochezza politica del reuccio di Montecitorio, la capziosità dei suoi argomenti, la loro inconsistenza logica. Emerge soltanto – viene affermato – la spocchia, la smania di protagonismo, la frustrazione, l’ansia di rivincita di un piccolo leader”.