Napolitano approva il voto della Camera

di Gianni Puglisi Commenta

Giorgio Napolitano, nonostante le voci di disgregazione, ha giudicato estremamente positiva l'approvazione della manovra salva-Italia.

La fresca approvazione, mediante fiducia posta al Governo Monti, della Camera dei Deputati sul testo emendato della manovra salva-Italia, proposta dal governo in data 4 dicembre 2011 e giunta, dopo varie modifiche, all’attuale approvata configurazione, è molto piaciuta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, uscendo dalla Basilica di Assisi, entrò la quale ha assistito al classico concerto natalizio di questo periodo, si è soffermato con i giornalisti dichiarando come i mal di pancia interni ai partiti della maggioranza per una manovra che rischia di mettere contro la politica l’opinione pubblica, evenienza già verificatasi se si considerano le minacce a Monti, sono stati ottimamente ignorati per fare il bene comune.

Il Presidente della Repubblica, in particolare, ha dichiarato come il Parlamento italiano, passando sopra alle difficoltà interne, abbia dato una grande prova di unità e coesione nel momento del bisogno, arrivando a discutere e ad approvare civilmente una serie di riforme tanto drastiche e perentorie.

Il Presidente, inoltre, si è detto indifferente alle voci di disgregazione, con il maggior numero di votanti contrari nonché di astenuti rispetto alla votazione del 18 novembre 2011, poiché l’approvazione della manovra economica salva-Italia è un passo avanti importantissimo, come tale deve essere visto e, soprattutto, come l’inizio di una serie di riforme, forse altrettanto dure, grazie alle quali l’Italia potrà salvarsi, uscendo dalla crisi da debito sovrano tornado grande in Europa ed nel mondo intero.