Debito pubblico italiano 2011

di Gianni Puglisi Commenta

Il debito pubblico italiano 2011 ha raggiunto la soglia dei 1.900 miliardi. Le soluzioni sono lotta all'evasione, aumento della pressione fiscale e taglio della spesa pubblica.

La situazione economico-finanziaria italiana, complice la crisi che ormai da diversi anni grava sulle principali nazioni occidentali, non accennando ad allentare la propria morsa e costringendo alcune di esse (vedi Irlanda, Grecia e Portogallo) a ricorrere incessantemente ai finanziamenti europei pur di non collassare, è decisamente preoccupante.


Sintomo della gravità della malattia che affligge l’Italia intera è il dato sul debito pubblico rilasciato da BankItalia a giugno, relativamente al mese di aprile e durante il quale si è registrato un aumento di ben 22 miliardi rispetto a marzo.

Un panorama, dunque, tutt’altro che rassicurante e che riesce a peggiorare se si considera l’aumento di oltre 3 miliardi collezionato dalle amministrazioni locali (regioni, province, comuni).

Cosa significa tutto ciò? Che il debito italiano complessivo è arrivato a sfiorare quota 1.900 miliardi di euro (1.890,60), in aumento del 2,5% rispetto alla fine del 2010 (Debito pubblico italiano 2010 pari 1843 miliardi), e a pesare sulle tasche di ogni singolo italiano per ben 30.000 euro.

LE (POSSIBILI) SOLUZIONI PER AFFRONTARE IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO 2011

Questa gravissima soluzione, però, non sembrerebbe aver alcuno sbocco risolutivo. Considerando, infatti, che la lotta all’evasione fiscale non sta riuscendo a dare i frutti sperati (le entrate mancanti si aggirerebbero ancora intorno ai 100 miliardi di euro l’anno), lo Stato può optare soltanto per il taglio delle spese (cosa il ministro Tremonti è riuscito a fare, con grande perizia e preveggenza, all’insorgere della crisi salvando i conti pubblici che hanno così dimostrato una tenuta inaspettata e superiora a quella di molti paesi europei dei più ricchi e concreti) o per l’aumento della pressione fiscale (già a livelli decisamente elevati anche a causa della recente approvazione della manovra finanziaria 2011).

Entrambe le vie, però, sono scivolose, a causa del malcontento generale e specifico (le università, per esempio, sono decisamente di stufe di insegnare senza fondi e di non poter fare ricerca) che potrebbero generare, e potrebbero, nel breve periodo, risultare non così soddisfacenti come opinato in questi ultimi anni.

ALCUNI DATI

Nei grafici possiamo notare l’andamento del debito pubblico italiano di questi ultimi anni, il raffronto tra il nostro debito pubblico e quello dei più importanti Stati europei, e l’entità del debito pubblico nostrano correlato ai governi che hanno saputo ridurlo o aumentarlo.

DEBITO PUBBLICO USA 2011

Gli Stati Uniti d’America, d’altro canto, se la passano decisamente peggio. Il debito pubblico statunitense, infatti, è giunto quest’anno a sfiorare la fatidica quota dei 14.294 miliardi di dollari, facendo ipotizzare un concreto rischio default.