I candidati M5S alla presidenza della Camera e Senato

di Redazione Commenta

In queste ore il M5S fa sapere attraverso i suoi due capogruppi di Camera e Senato, rispettivamente, Roberta Lombardi e Vito Crimi, che si stanno attuando votazioni interne al partito per scegliere i candidati alla presidenza delle due camere del Parlamento.

 In queste ore il M5S fa sapere attraverso i suoi due capogruppi di Camera e Senato, rispettivamente, Roberta Lombardi e Vito Crimi, che si stanno attuando votazioni interne al partito per scegliere i candidati alla presidenza delle due camere del Parlamento. Per la camera dei Deputati i candidati cinque stelle hanno presentato 10 nomi che voteranno internamente, e lo stesso vale per il senato dove sono in lizza 4 nomi. Tutto avverrà nella massima trasparenza che è forse il valore principale finora espresso dal movimento e dai suoi portavoce.

(leggi anche … CRIMI E LOMBARDI CAPIGRUPPO DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE)

 

Una volta scelti i due nomi papapili per la Presidenza della Camera e quella del Senato, questi verranno presentati alle altre forze politiche che potranno decidere se votarli o meno in assoluta trasparenza e sopratutto senza nessuno scambio di poltrone. Inoltre il movimento cinque stelle attraverso il suo capogruppo al Senato, Crimi, ha annunciato che tra le prime battaglia politiche ci sarà quella per modificare il regolamento delle procedure Parlamentari per accelerarle e dare subito spazio alle commissioni che devono attuare i primi provvedimenti necessari per il Paese.

(leggi anche … IL PD APRE AL MOVIMENTO CINQUE STELLE, NESSUN INCIUCIO CON PDL)

La Lombardi conferma la volontà di Crimi dicendo che dopo anni di immobilismo  è giusto restituire potere al Parlamento e renderlo operativo fin da subito per la messa a punto di riforme, l’Italia non puo’ permettersi più di aspettare. Invece Grillo lontano dai meccanismi che pian piano si attuano all’interno degli eletti del movimento, scrive un post sul suo blog per spiegare al PD che fare politica senza finanziamenti pubblici è possibile, in risposta alla affermazione di Bersani favorevole a ridurre i finanziamenti ma non ad eliminarli in quanto sono sostegno economico che permette anche al “povero” di fare politica. Nei prossimi giorni il M5S pubblicherà tutte le spese sostenute per la campagna elettorale.