Il voto disgiunto in Lombardia

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La questione sul voto in Lombardia diventa ogni giorno più ingarbugliata. Il voto si avvicina – siamo a questo punto a poco più di dieci giorni dall’apertura dei seggi elettorali – e, anche in concomitanza con il divieto di pubblicazione dei sondaggi (leggi: Gli ultimi sondaggi elettorali prima del silenzio Agcom), è l’incertezza a dominare la contesa politica in una Regione quale la Lombardia così importante nell’ambito del risultato elettorale al livello nazionale.

Come funziona il voto disgiunto in Lombardia

I principali leader hanno dato il proprio indirizzo di voto, ma il rischio di voto disgiunto permane. A conti fatti la possibilità di voto disgiunto in Lombardia appare più evidente che altrove: in effetti succede che, o meglio, potrebbe succedere che, al voto espresso al livello nazionale per un determinato partito o coalizione, non corrisponda il voto in Lombardia per il candidato iscritto a quel medesimo partito. In altre parole c’è chi pensa che gli elettori di Monti al livello nazionale possano votare in Lombardia per Maroni (abbandonando il candidato di Monti, vale a dire l’ex sindaco Albertini). E c’è anche chi pensa che gli elettori della coalizione di Berlusconi al livello nazionale, in Lombardia possano abbandonare il candidato naturale Maroni a favore di Albertini (candidato di Monti).

La campagna elettorale in Lombardia

Ed è proprio in un’ottica del genere che vanno a collocarsi le dichiarazioni che si sono susseguite nella giornata di ieri (e anche di domenica). Da qui discende la chiarezza di Monti che ribadisce a chiare lettere che il suo candidato è Alberini (tra l’altro è capolista al Senato per Scelta civica) e che il rischio da evitare è quello di disperdere i voti a beneficio di Maroni (leggi: Monti: rischio Maroni in Lombardia). Di segno opposto, ovviamente, le dichiarazioni degli uomini di Lega e Pdl: lo stesso candidato a governatore della Lombardia, Roberto Maroni, si è dichiarato a più riprese consapevole di vincere e di dover fare i conti solo con Ambrosoli (candidato del Pd e del fronte di centrosinistra) escludendo di fatto dalla competizione il montiano Albertini.