Scontri a Londra causano la prima vittima

di Gianni Puglisi Commenta

Gli scontri violenti che stanno interessando Londra hanno causato una prima vittima. Nella speranza che l'evento non si ripeti Cameron schiera oltre 16.000 agenti.

Gli scontri che in questi giorni stanno mettendo a ferro e fuoco Londra diventano di ora in ora sempre più violenti. Giunge infatti ora la notizia che l’uomo raggiunto da un proiettile sparato da un poliziotto inglese lunedì sera, non abbia superato la notte e sia morta.

Proprio per questo motivo David Cameron, tornato in tutta fretta dalle proprie ferie a Londra, avrebbe deciso di convocare per giovedì 11 luglio 2011 il Parlamento al completo perché si discuta della grave situazione di guerriglia che sta sconvolgendo la capitale, per cercare di individuarne i motivi scatenanti e provvedere ad approntare le adeguate contromisure.


Il Premier inglese, inoltre, avrebbe dichiarato alla BBC che ciò a cui sta assistendo con il fiato sospeso tutto il mondo è semplicemente frutto di azioni delinquenziali fini a se stesse, che non hanno alcun tipo di correlazione con le vicende economico-finanziarie che fanno crollare le borse di mezza Europa ne sono sintomo di un più radicato o di più difficile interpretazione disagio sociale.

Nel frattempo sono scattate le contromisure per evitare che Londra passi un’altra notte d’inferno. Su ordine del Premier, infatti, le strade protagoniste dei tragici eventi di questi giorni sono state completamente ripulite e verranno pattugliate, sino a nuova decisione, da oltre 16.000 agenti.

Commercianti e giovani della zona, invece, sono di tutt’altra opinione è attribuiscono l’ondata di violenze proprio alla mancanza di lavoro, come ben si evince dalle parole di un ragazzo di Hackney (quartiere multietnico tra i più interessati dagli scontri) intervistato sull’argomento: “Non abbiamo lavoro né denaro. Abbiamo sentito che altre persone stavano prendendo le cose senza pagare, quindi perché non anche noi?