Pene per la coltivazione della Canapa

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La detenzione sul balcone di una piantina di canapa è perseguita dalla legge con una pena che va dai 6 a 20 anni di carcere e una multa..

In Italia, ma così sta facendo gran parte del resto del mondo, si sta verificando una grande repressione verso il mondo della droga. La legge Fini-Giovanardi ha equiparato le droghe leggere con le droghe pesanti così se produci cocaina o se hai sul balcone una piantina di canapa rischi la stessa pena.

La detenzione sul balcone di una piantina di canapa è perseguita dalla legge con una pena che va dai 6 a 20 anni di carcere e una multa che va da 26 mila a 260 mila euro più ovviamente la sospensione della patente, del passaporto e di tutti i benefici di cui gode un cittadino libero. Ma perchè la canapa, che è una pianta, è diventata illegale?


Tutto ha inizio nel 1935 in America quando il proprietario dell’azienda chimica Dunlop Mr. Dupont ha prodotto col petrolio il nylon. In quei giorni quasi tutto si produceva con la canapa dai vestiti alle auto (le auto!!), Ford ad esempio aveva prodotto la prima auto ecologica spinta da un motore a etanolo di canapa fatta tutta di canapa comprese le gomme.


Il nipote di Dupont ai tempi era un esponente del governo e probabilmente su indicazione dello zio è stata varata una legge per impedire la coltivazione della canapa che era il primo concorrente del nylon e delle gomme Dunlop. Nel 1938 la canapa diventa illegale e sui giornali e sulle tv nazionali cominciarono a girare spot contro la canapa che è stata definita una droga.

La popolazione non ha però smesso di consumarla e nel 1940 si è verificato un vero e proprio boom di vendite. Chiudendo questa piccola parentesi, nei giorni scorsi il ministro Maroni ha reso noto che in Italia i reati sono diminuiti, ma la cosa strana è che in carcere sono finiti 5500 persone in più rispetto all’anno precedente. Cosa significa quindi questo dato?