Gelmini: i corsi di Giurisprudenza e Medicina saranno più brevi

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Il Ministro dell'Università e dell'Istruzione ha rilasciato quest'oggi un'intervista al quotidiano Il Giornale, in cui ha parlato di alcuni progetti per l'Università italiana

Il Ministro dell’Università e dell’Istruzione ha rilasciato quest’oggi un’intervista al quotidiano Il Giornale, in cui ha parlato di alcuni progetti per l’Università italiana.
La Gelmini si è soffermata principalmente sulle facoltà di Giurisprudenza e di Medicina, sostenendo che il corso di studi è troppo lungo e andrebbe accorciato di un anno.


Con il Ministro per la Salute Fazio, la Gelmini ha aperto un tavolo per discutere a proposito della lunghezza del corso di laurea in medicina, in cui si sta valutando un possibile sconto di un anno per tutti gli studenti.
Il ministro dice infatti che attualmente il corso previsto è di sei anni per la laurea, a cui vanno aggiunti altri quattor o cinque anni per la specializzazione ed altri infine per il dottorato.

L’obiettivo, quindi per la Gelmini, è quello di accorciare il curriculum di studi di una anno; cosa che sembra possibile anche per giurisprudenza, dove anche qui il percorso è molto lungo prima di poter gettarsi nel mondo del lavoro.

Il ministro dice di voler anticipare il tirocinio di un’anno e di posizionarlo all’interno dell’ultimo anno di corso di studi, prima di conseguire la laurea, in modo che dopo sia necessario soltanto più un anno di pratica.

La Gelmini ha poi anche parlato della possibilità di abolire il valore legale dei titoli di studio, in modo da riuscire a contrastare la disoccupazione giovanile e rilanciare così l’istruzione tecnico-professionale e i contratti di apprendistato.
Questo ovviamente ha già sollevato molte polemiche che non tenderanno a svanire nei prossimi giorni.