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CGIL non firma l’accordo sulla riforma dei contratti

Ieri è stato firmato l’accordo tra il governo e tutte le sigle sindacali principali tranne il sindacato dei lavoratori comunista CGIL guidato da Epifani.

La CGIL non ha voluto firmare l’accordo per la riforma dei contratti di lavoro poichè, a detta di Epifani, tale riforma non compenserebbe il reale andamento dell’inflazione. Tutte le altre sigle sindacali formate da CISL, UIL, UGL, ma anche la confindustria capitanata da Marciagaglia, hanno firmato l’accordo seguendo così l’appello del sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Letta che invitava le parti a prendere atto della crisi.


A detta del Ministro della difesa Ignazio La Russa, la CGIL mantiene alti i propri ideali politici ostacolando così ogni proposta di riforma.


Per il ministro Sacconi l’accordo è di portata storica e le stesse parole le ha volute espletare anche Emma Marciagaglia subito dopo la firma: “Finalmente oggi – afferma il ministro Sacconi – abbiamo un risultato di portata storica, per la prima volta si abbandona un approccio conflittuale e si afferma un modello cooperativistico“. Per il ministro Brunetta invece tale riforma definisce così un nuovo modello contrattuale sia per il privato che per il pubblico.