Il grande imbroglio dell’euro secondo Brunetta e Berlusconi

di Gianni Puglisi Commenta

E' un Silvio Berlusconi veramente scatenato quello ritratto da giornali, blog e televisioni in questi ultimi giorni di settembre che, a tutti gli effetti, potremmo considerare giorni di vera e propria campagna elettorale.

E’ un Silvio Berlusconi veramente scatenato quello ritratto da giornali, blog e televisioni in questi ultimi giorni di settembre che, a tutti gli effetti, potremmo considerare giorni di vera e propria campagna elettorale.

FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI E RIMBORSO ELETTORALE

Dopo le strategiche mosse degli avversari, non ultima quella dell’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti che, dopo aver dichiarato di non volersi candidare, avrebbe comunque voluto ricordare a tutti gli schieramenti politici la propria presenza in Parlamento e la propria disponibilità a dare una mano all’Italia qualora servisse e qualora gli venisse richiesto, e dopo aver conquistato la prima pagina del primo numero dell’edizione italiana del popolare giornale on line The Huffington Post, Silvio Berlusconi sarebbe dapprima intervenuto alla crociera organizzata dal quotidiano Libero, dichiarando pubblicamente che, qualora la legge elettorale dovesse venire effettivamente modificata, potrebbe ben presto decidere di tornare a candidarsi per diventare Presidente del Consiglio dei Ministri, e, successivamente, alla presentazione del libro di Renato Brunetta intitolato “Il grande imbroglio” durante la quale avrebbe espresso la propria opinione sull’euro e sulla Germania.

NUOVO PARTITO MODERATO, LIBERISTA, CATTOLICO

Sul primo, ovverosia sul protagonista del libro di Brunetta, Silvio Berlusconi avrebbe dichiarato che si tratterebbe di un vero e proprio imbroglio sia per le modalità grazie alle quali sarebbe stato introdotto sia a causa del cambio al quale sarebbe stato introdotto in Italia ed in Europa (cambio che, come forse saprete e come dichairato da taluni analisti, avrebbe grandemente favorito la Germania a scapito di molte altre nazioni).

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Sulla Germania, invece, avrebbe dichiarato che se decidesse di uscire dall’euro non sarebbe una tragedia per l’economia e la finanza europee.

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