Il Quirinale chiede che si vada al voto anticipato

di Gianni Puglisi Commenta

Il governo, secondo il Quirinale, avrebbe ormai perso i numeri per guidare il Paese con forza e tranquillità.

Ciò che di clamoroso è accaduto ieri non è tanto la decisione, presa in totale autonomia e in totale disaccordo con il proprio ministro delle Finanza, di porre la fiducia sulla questione dell’approvazione del Rendiconto Generale dell’Amministrazione dello Stato, sul quale il governo è stato battuto.

Ciò che di clamoroso è accaduto ieri, ovviamente, non può considerarsi il fatto che il governo, disunito, sia stato battuto e nemmeno che sia stato battuto nell’approvazione di un documento certamente importante ma non fondamentale e considerato alla stregua di una pura formalità, di un atto dovuto.

CORTE DEI CONTI BOCCIA RIFORMA FISCALE


Ciò che di clamoroso è accaduto ieri è che, dopo molti tentennamenti, anche il Quirinale sia sceso in campo, determinato a dire la propria e a venir ascoltato.

Il punto all’ordine del giorno, stando alle dichiarazioni di Giorno Napolitano, non sarebbe tanto sulle questioni, burocratiche o meno, che hanno riguardato il passato dell’Italia e del suo frammentato governo, bensì le pressanti questioni economiche future sulle quali, come confermato da molti eminenti economisti nostrani e stranieri, si gioca il rispetto e la riconquista della fiducia dal nostro Paese.

L’ITALIA HA PERSO LA FIDUCIA

Questioni e problematiche, dunque, di primaria importanza e che, secondo il Quirinale, non potranno venir affrontate nel modo sommario con il quale verranno discusse giacché, sebbene il governo abbia ancora, nonostante tutto, i mezzi e i numeri per restare al potere, sicuramente ha perso, ormai da molto tempo, la propria identità politica e partitica, frammentandosi in coalizioni estremamente faziose, ove non decisamente ostili l’una all’altra, che hanno smarrito l’orientamento, secondo i maligni anche il timoniere deciso che portò la coalizione alla vittoria, ridotto all’ombra di se stesso.

La domanda, dunque, che il Quirinale si starebbe ponendo in queste ore sarebbe sulla possibilità che questo governo non solo giunga al termine della legislatura ma che vi arrivi riuscendo a governare il Paese con armonia, decisione e tranquillità.