L’Italia è in recessione

di Gianni Puglisi Commenta

La recessione dell'Italia è già cominciata e sarà più dura del previsto.

Poco giorni fa segnalavamo, alla vigilia dell’approvazione dal parte del governo della manovra salva-Italia lacrime e sangue, come l’OCSE, il più importante organismo internazionale di tutela e cooperazione economico-finanziaria tra gli Stati, la cui azione si estende su ogni angolo del globo, l’Italia potesse conoscere una fase recessiva a partire dal 2012 e i cui effetti, di conseguenza, si sarebbero fatti sentire soprattutto nel 2013 a causa del mancato raggiungimento del pareggio di bilancio.

Oggi Emma Marcegaglia, leader di Confindustria che più volte, sebbene contraria ai propri interessi, ha dichiarato come la manovra sia necessaria più che mai, è arrivata a ribadire il concetto dell’OCSE sostenendo, però, come l’Italia, in realtà, starebbe già vivendo una serissima fase di recessione che si perpetrerà almeno sino alla fine del 2013.

RECESSIONE DELL’ITALIA DAL 2012

E proprio il 2013 sarà il vero e proprio annus horribilis dell’occupazione sin da che è cominciata la crisi economica dei mutui subprime cui è seguita la più recente crisi da debito sovrano.

Secondo i dati ufficiali rilasciati da Confindustria, infatti, entro il 2014, considerando il periodo compreso tra l’inizio della crisi nel 2008 ed il 31 dicembre 2013, vi saranno in Italia circa 1 milione di posti di lavoro in meno.

Questa penuria sarà causata, con ogni probabilità, dalla riduzione delle reintegrazioni di quanti si trovano in Cassa Integrazione e dall’aumento dei licenziamenti.

Il tasso di disoccupazione, stanti così le cose, giungerà al 9%.

Inoltre, come se ciò non bastasse ad acuire la recessione cui si trova invischiata l’Italia, secondo alcuni dati preliminari, il prelievo fiscale che ogni cittadino italiano subirà nel corso del biennio 2012-2013 ad opera del Governo Monti sarà pari al 54%.