Con le patate si combatte la fame nel mondo

di Gianni Puglisi Commenta

La produzione di patate sta progressivamente aumentendo: una delle più grandi società di trasformazione delle patate..

Al problema dato dal sempre più alto numero di persone che muoiono di fame gli scienziati rispondono con una semplice frase: “mangiate patate!”.

Un cospicuo numero di scienziati, nutrizionisti e esperti di aiuti umanitari, infatti, sostengono che la patata dovrebbe svolgere un ruolo essenziale per quanto riguarda l’alimentazione dei paesi in via di sviluppo nei quali, a loro avviso, dovrebbe essere coltivata una maggiore quantità di questi ortaggi, che sono perfettamente in grado di integrare o addirittura sostituire il grano, spedito da lontano e il cui prezzo continua ad essere in costante aumento.


Fino a circa un decennio fà le patate venivano coltivate solo nei paesi sviluppati, soprattutto in Europa e in America.

Successivamente anche paesi in via di sviluppo come la Cina, I’India, il Perù e il Malawi hanno iniziato a coltivare patate e, anno dopo anno, le patate sono diventate la più importante fonte di cibo, occupazione e reddito di questi paesi: oggi la Cina e l’India sono rispettivamente al primo e al terzo posto nella produzione mondiale di patate.

Ed è così, quindi, che l’immagine della patata si sposta da quella di alimento povero prevalentemente mangiato da contadini, a quella di un essenziale aiuto nutrizionale. Se inizialmente, questa tematica, provocava l’ilarità generale, ora che il sistema alimentare è divenuto così fragile le persone hanno smesso di ridere e si chiedono davvero come possano le patete risolvere il problema.

La risposta è data dal fatto che le patate sono fonte di proteine, amido, vitamine e importanti sostanze nutritive come zinco e ferro. Dal punto di vista della coltura richiede meno lavoro e meno acqua rispetto al grano. Esse sono pronte per essere raccolte dopo soli tre mesi dal momento in cui sono state piantate e poichè sono facilmente deperibili e “pesanti”, non risultano facilmente trasportabili e per questo non sono generalmente negoziate sui mercati finanziari mondiali e, quindi, il loro prezzo è meno vulnerabile alla speculazione.


Esse poi non sono impiegate per la produzione di biocarburanti circostanza questa che ha fortemente contribuito all’aumento del prezzo del grano.

La produzione di patate sta progressivamente aumentendo: una delle più grandi società di trasformazione delle patate, la “McCain Foods“, negli ultimi due anni ha aperto fabbriche in Cina e India. Il Dr. Anderson, direttore del “International Potato Center, un centro di ricerca scientifica situato a Lima, in Perù, ha detto: “Quando pianti una patata questa ti dà la sicurezza alimentare e, al tempo stesso, si rafforza l’economia locale“.